Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; MILLE (SPEDIZIONE DEI) ; SICILIA
anno <1931>   pagina <115>
immagine non disponibile

XF/Zi umujrssQ. Sociale di Palermo M
Che fosse davvero una spia- borbonica? Fi-apèsf 3fM!bi. W 11D suo discorso famoso, Éìtsk M la decisone di sbarcare ai Marsala, ri-pói3èi ad una, specie ci foMfó -fefegi del penerai perchè una spia annidatasi te;ji Mille aveva segnalato uenìfì tÉé il luogo dello sbarco era Porto Paio e là infetti erano annidate le navi borboniche per prendervi in tafpola là spedizione e farla prigioniera.
Alludeva egli ajfóelasco? Eivedii; tieitiipf ; fa SiTgóifeclfel; colon­nello Oddo* più yolte ici);p0!?i ,e messe a .mia<àiposMone fai cof pianto Prof. Sansone? coférsi {gaggi Wm Ai MMm scruta <M'Od-. dn il110 novembre 1859 a Giuseppe "La Maa in Torini con. queste paiole: . Essendo costì (cioè a Torino).,, come saprai, Telasquez < un altro*... (non ne faccio il nonie McllÒ aiplrtìene ad un vafe aroso clic non amp è apeaiM sfiàstì peccai -eie di esse; iratello ad jtfiun impiegato borbonico) venuti reeentemente aÉfetÉa, in negipa, fraterna segretezza ti avverto essermi stato sciatto da nostri d'i j Palermo che tutti due godono dubbia e Izrìsta opinione. Il primo per essere un ambidestro il qxial'e,. 'dopo avere mereatanzato la co- scienza in Oostantìnopoll e in Egitto, liuiso prepotentemente un n poveiSÈf nero, mandato via eli cola.v con vilissime. sommissioni e pra> vi disegni, 'ffeéeune or è un anno, 'la gaMft speciale* ài rimpatriare. Passando da Malta, consta ai me ave n*to Sila somma da quel console napolitano ed arrivato in JMermo, Elicendo la corte a Ma­lie Bisealco, sfacciatamente jpèfés un gMiM tàfMM. polizìa ed era da tutti sospettato: come spia. Ora son due mesi elle, con passaporto ÌC in regoÌ ben1 WÈ0M on isfarzo l' e dkna3, sotto il termine laverà un grado nafta nòstra uovellia, arxàata., -staiti riibiuffeato d'ogni dove sospettandolo quale incai'icato segreto di Maniscalco e da taluni nostri si affeosmai jrei ejfc Iàmm.o kem stilalo <r e-qui innova) non è stato èfelfo d;*-nessuno <el egli, convinta dell'infame suo passato, mostrasi assai eauto e: timido anìe attivo e desi.ro cavaliere d'industria .

11 quadro è assai brutto : si può spiegare tino a un certo punto che Giordano Orsini Io accettasse in sottordine, al comando delìfyKR-tigUéri dei Mille, perchè, avendo con lui coudMsp l'esilio al Sei)* vizi dell'annata turca', lo conosceva torse solvuto come un ufficiale pratico del suo mestiere: ma La Masa, dl10 quella lettera, come