Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DEPRETIS AGOSTINO ; SICILIA
anno
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1931
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pagina
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142
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4* JL'MM Congresso Booiaie di Palermo
soUecitando sopjpato èHiiissììottì iella Sicilia al Hemonte. Tali* annessione secondo quanto dichiarava lo stesso Cavour al Uh gra era un memo per annullare Garibaldi o almeno diminuirne rintten in nito'do cM 3on potesse tfe più pericoloso*
Naturalmente GaitibaÉi reagì contro 16 i(JgJSffi :lSÉi fc*itìf sapendo che Pannessionei delta Sicilia al Piemonte avrebbe significato sottomejMjià rivoluzione alle intenzioni del 0vèWJ?r e avrebbe quindi ri-tardato compimento del programma garibaldina, GónjpiQ dente non solo la libei'azione del napoletano, ma anche quella dello Stato pontificio e perfino del Veneto. D'onde Pasprissimo dissidio tra il grande uomo da Stato e PeSsoe del mille, dissidio eie doveva degenerare in aperto: conÉlMto -con Pesi)ilistone da Palermo del principale agente yuiy-.aa>o in SJicilia, Giuseppe La Faria,
Fu appunto per eliminare questo dissidio (da molti ritenuto dannoso al conupimento dell'imita italiana) tihej, verso lai tnie di giugno del Iffi. ;si; peeistò da parte del gruppo torinese dal ftatógÉso d'azione di rastabiÓIre la concordia tra il governo swtoi ,e ,quello siciliano mediante iin intermediario che godesse la fidncià ambedue i partiti contrastanti. E si fece il nome di Agostino DeJMtis, il guale pei* avere, appartenuto alla sinistra democratica piemontese; è per aver mmtinbmtp notevdlniente-- conie govei-uatore di Brescia alita preparazione dellMmjnresa garibaldina all'epoca della sottoscrizione dei milione 'li fucili, godeva tutte, le simpatie di Garibaldi. Le trat-' MJiÉs?; jcome si Ipeva, pm solo- dalle memorie del Bargoni e da un chiaro studio del Prof,. Colombo, ma .a,nie j alcune lettere da me trovate negli arenivi Pepretìse Beirtaui:, ebbero (Sn. moment M sosta, anzi minacciai)no iÉ"faliepjpfÉtifff > fper l'avversione aperta* mente manifestata dal Oavona? all'invio in Sicilia del suo vecchio ed aeauilo aersùrio jMiÉÉb
Non mi soMftrmerò sulle vicende delle trattative per Pluvio del Bepretis in- Sicilia, trattative che durarono perniasi un mese tpfc" gno-luglio j.KfiO) e *É ripentirono naturalmente della difficilissima situazione diplomatica in cut si trovavano tanto il governo sardo, quanto quello siciliano, ila dopo l'espulsione del La Fàfifip. Ì 2S* vour fa costretto ad andare incontro ai desideri di GaribaW, ri= nunziando al Va,ler> ohe egli aveva prima proposto come eventuale inviato sardo in Sicilia) e aMamfcndo il ili tàglio télegrattcamenlie a Torino il Dcpreti, il quale dopo essere stato ricevn(to prima da navour e poi rial Re, partiva per fe Sicilia munito di uno speciale