Rassegna storica del Risorgimento

SICILIA
anno <1931>   pagina <155>
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fìi, Oéngìùsso SocMU di Palerpm 155
requivoco, che separazione da Napoli volesse dire separazione dal­l'Italia 5 ma aveva invece, e particolarmente nel MS, quello nobilis­simo della libertà; di quest'Ideale, che ferveva allora in tutti i po­poli di Europa,? njé fu prima scintilla il nostro glorioso 12 gennaio : premessa e condizione necessaria, perchè la Sicilia potesse entrare, alla pari degli altri Stati italiani, nella Confederazione auspicata e vagheggiata allora dalle menti più elette di tutta- la Nazione.
E valga il vero: di Federazione di Uberi- stati ìfalinm qui Cfr-minciò a parlarsi,: prima che altrove, sin dal 1830, dà Michele Pal­mieri di Miccìchè, e nel '38 da Michele- Amari, il quale nel, Catechismo, siciliano (che è come il credo poMiim. ripeto col Sansone, della ge­nerazione che preparò il '48) scriveva, che in essa Federazione lietis­sima sarebbe entrata la Sicilia ; e poi, sempre l'Amari, più diffusa­mente ne. trattava nel 1846 nella prefazione al Saggia spòrico sulla Costituzione del Regno di Sicilia t ffloolò Pahnitfk
Al '48 poi l'aspirazione di tutti era appunto, che la Sicilia en­trasse a far parte della Confederazione, però non da uyiyBe- ancella, ammoniva Francesco Crispi nel suo giomaMié-postòlatOj ma (0 carattere saio proprio.
E già sin dal 20 gennaio il Gomitato generale'rivoluzionaria pro­clamava che la Sicilia come ogni altro Stato italiano voleva unirsi in un vincolo possente, che avrebbe tomaia!) all'antico splendore la (patria comune, l'Italia . Ed il 35 marzo nell'inaugurale il Brla-mento siciliano così parlava il Capo del Governo provvisorio, acela- mato poi l'indomani Presidente del RegWQ, Ruggero Settimo: Iddio suscitava dapprima un santo [Pontefice, e gli ispirava quegli atti, onde divampò l'amore di libertà.ed mdfygndenza, che; covava nei petti italiani. Mentre i popoli d'Italia, nosW pcùbéll, tentavano altre vie pia lunghe per conseguire lo scopo, Iddio fu quello che accecò il Governo, che; ci voleva confondere, e fortificò questo popolo siciliano, al quale-aveva serbato l'onore di cominciale,- 'Varamente il grande riscatto ..B chiudeva la nobile orazione con questo vaticinio : Ohe benedica Dio e inspiri i voti del Parlamento ,... Ei riguardi be­nigno la terra di Sicilia e la WwV0, ai QWMM destina della, Na­zione italiana Ubera,; WMMÈÈPi 'W0 .
Quando, dovè, in.quale altra assemblea di poipoli italiani risuonò voce più significativa ed elevata di questa?
Ed or occorrono proprio altre prove iper dimostrare il nostro assunto? Quella, che qui*, mentre al *20 gl'insorti avevano innalzata la nostra bandiera bianca con lo stemma dell'aquila, poi sin dal '47