Rassegna storica del Risorgimento
SICILIA
anno
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1931
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pagina
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156
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*56 XVÌIÌ Congresso Sociale di Palermo
fecero sventolare, primi .fra tutti* M tricolore italiano con lo stemma della Tiiàcièfc? E eh esso poi al '48 eoi motto Italia e Dio i'n postò ' dietro fy seggio presidenziale tiri nostro. Parlamento?- la proclamazione a Re, dichiarata decaduta ia dinàistia borbonica., dtét figlio di Garllo , AlhilrtO,,, Alberto Amedeo o la crociata, come si disse, esìgila di nnmcro, ma grande di sni.fìcato, ohe mosse da qui col La Masa alla guerra santa sua: campi lombardi? 0 tante e tante altre testimonianze? Rimando per esse agli scritti di Alfonso Sansone, Lnigi Natoli ed altri. Ora giovi fermarci piuttosto a questa considerazione : Tanto Palermo, qijanto Milano e Venezia insorsero allora al grido di Dì/sa la Uberto.: quella contro là tirannide interna, questo Contro; i làrannide straniera. E quel grido non solo per il Lombardo-Veneto, ma anche, coinè lio dimostrato, per la Sicilia, ebbe il significato assolatamente nazionale eli rendere liberi I popoli di Italia e unirli tutti in una Lega, aùratellarli sempre di-più, come pare allora si diceva in una sola grande famiglia.
Qoesto significato, per riguardo alla Sicilia, allora in un primo temipo, quando la nostra eroica Rivoluzione a giorno fisso, unica nella Storia dei popoli, destava ammirazione ed entusiasmo in tutta Enropa, sino ad essere glorificata anche in uftà sua ode dal re poeta, Luigi di Baviera, questo significato, dico,, allora fu riconosciuto in Italia da tutti, senza eccezione', tiftto che nella stessa Napoli si gridava: Viva Palermo! e così pim* a ffio, a Fìim a JVffiaìio,.:ar Genova, a Torino ; ed a MreJjzo si apriva una sottoscrizione per coniare una medaglia con la dedica : a Palermo l'Italica; ed infine Giuseppe Mazzini colla sua ispirata parola scriveva da Londra : Siciliani. voi siete grandi I Voi avete in pochi giorni fatto più assai per l'Italia, patria nostra comune, che non tutti noi in iclue anni di agitazione. Per la vostra vittoria il popolo italiano ha riconquistato la coflCfetiza delle proprie, forze, ecc.
E quel significato l'ebbe anche dopo: anche quando le male arti dei Borbonici erano già valse, destando dubbi e diffidenze, a fuorviare ed anche ingannare l'opinione di molti, esso fu pure riconosciuto sempre dalla gran maggioranza. Basti solo rammentare, che quando la Rivoluzione agonizzava, il 29 gennaio 1849., il giorno in cui io Campidoglio si proclamavano gli eletti alla Costituente, nel Palazzo Senatorio, al posto dimore stavano le insegne della Sicilia e di Venezia J e tóo la Gazzetta M Monm cosi commentava : Il popolo romano in questi momenti decisivi JJÉi< co1 pensiero a queste due