Rassegna storica del Risorgimento
SICILIA
anno
<
1931
>
pagina
<
157
>
XVlll Vongvvsw JSOCMBéi Palrpm 157
glorie, clie splendono solitarie tra le sventure e le speranze italiane :..
Autorevole interprete di questo stesso concetto, il deputato per Macerata nella storica seduta, della notte dall'8 al 9 febbraio, in cui la Costituente proclamava la Bepubblica, proponeva : che l'Assemblèa dàcMari che la causa della Sicilia e la causa della Venezia è causa romàna, perchè ìa causa della Sicilia rappresenta la libertà italiana, e la causa di Venezia rappresenta la causa italiana .
Signori, quegli che così parlava era l'eroe predestinato, Giuseppe Garibaldi.
Dopo tanta documentazione, sia lecito domandare: è in buona fede o in mala fede chi, sia pure come si dice maestro dei maestitl atì fatto di storia e di filosofia, insistfe ancora, e non ,senzà aggiunte, in quell'equivoco inscenato dei Borbonici, ed in quella inconsiderata accusa fatta ad moti del '20 e del *':,. scrivendo che, la Sicilia al '48 ripetè il supvmoto separatistico, che aveva tanto danneggiato la rivoluzione del 'Sfr, e l'u di nuovo a rischio di andar perduta per l'Italia?
Ed ora, giudicatelo voi, dopo questi ricordi hanno torto queiLSi-cilìani, il Natoli, il SanwnSy e tanti altri, che non riescono a frenare la loro indignazione di fronte alla ingenerosità, alle mistificazioni, alle calunnie degli uni. ed M silenzio non meno denigratorio Qegli altri? Hanno torto, se amaramente rilevano, Che mentre anche nei piccoli manuali di storia ad uso delle scuole si raccontano e. ben meritatamente si glorificano le memorabili cinque giornate di Milano, ostinatamente sì: tace, anheiu: MtiM M maggior mole, delle non meno memorabili e gloriose glorila te di fiatlermof della disfida del 12 gennaio ?> giorno fisso, unica,. rètoj -nella storia, della vittoriosa resistenza oppósta per ben 2.3 giorni di feroce bombardamento da una popolazione quasi inerme ai numerósi soldati e sgherri del Borbone?
*
leniamo al '00.
Oramai molte pubblicazioni hanno documentato*
X. Che a Oatatatìmi combatterono non solo i M siciliani
venuti coi Mille, alcuni da condottieri, ma .anche, incorporati nella
nona coniipagnia (che Garibaldi formò a Salemi al comando del
Mrimìoìtì) molti degli animosi, Cfte *an accorsi con le squadre a