Rassegna storica del Risorgimento

SICILIA
anno <1931>   pagina <159>
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per farli sloggiare e dei palermitani, per far fare, loro la viwlmmm o almeno qualche oarricata.
Un altro garibaldino poi, anch'esso uomo di lettere Giuseppe Guerzoni, che venne con la spedi/ione Medici, arrivata, a Palermo il 20 GiugnoJ, p ebbe a segnalarsi GomeVCapitano a Milazzo), nel descrivere 15 anni dopo; Quando si trovava <pi Professore di lette­ratura italiana) ita- marcia da (Hfeikossa a Palermo (nella notte dal 26 al 27 maggio) dava una-'liìlii ben ;sl può dire fantastica, ad un episodio di panico verificatosi nelle file dei <c 0eMotti >. Scriveva. infatti, clie èssi si fossero sparpagliati alle prime fucilato fuggendo come stormi di passerotti. Ed invéce, come ci è narrato fra gli altri dal Crispi e dall'Abba, il panico: eia/., stato prodotto nelle file degli stessi Garibaldini dalla fuga di un cavallo! icavalcato dal garibaldino capitano Bovi, e fu presto etiiarjtgv g Mdìne ricomposto per Pipeiù-veM.o del Grispi stesso del Gai-Mi e di Mitri. Giova pure notare che alcuni tacciono di questo episodio. Il Gnerzoni, il iali altrove ,!' dà pure testimonianza del valore dei nostri, ebbe.il-torto di attenersi solamente!alle notizie di chi .esarava Quell'episodio e d averlo; alla sua volta- egl stesso esagerato ed anche travisato. Pertanto. ebbe- a destare aMm tale e lnta indignazione, che noi giovani studenti, delle varie facoltà (ne ho ancora vivo il ricordo) dopo la smentital-inflittagli nel nostro: giornale, Gli Atomi , Paccogliemmo aH'Uni­versità con un vero uragano di fischi. E' bene però aggiungere <?.he il nostro risentimento era pure alinientatjifr dal fattoi .che il Guerzoni era inviso anche come professore, specialmente dopo l'asperrima cri­tica (riprodotta in parte ne Gli Atomi ) fattane da Giosuè Car­ducci, n quale lo bollava nientemeno come scrittore; laticoso, pe­sante, imbarazzato, gonfio, vano, rimpinzo di rettoriea, malfermo nella gra?m natica, non sicuro nell'ortografìa, spropositato in lin­gua . . . , ; .- -.-. fl . . . .digiuno di studi classici* Indotto Sella storia ìettai'aaiay dèi fondamenti della critica e dell'estetica, etc. etc; (V. lo scrìtto OrUiea ed MM1874).
Ed ora, io dico seguitando, cbe non Si comprende, come dopo la pubblicazione di tante testimonianze e documenti, anche a tener solamente conto di quelle dei non Siciliani (dell'ber, dell*Abba, del Pecorini Manzoni nella sua storia della divisione Ttìrr dei 1876 ecc.) non si comipreude, dico, come mai quei mirabolanti rac­conti del Jifóevo e del Guerzoni siano tatl accolti come verità <pwra semplice}, è doloroso a dissi, anche da qualche scrittore illustre, che però nel trattare di queartftargomento non procedette con quella