Rassegna storica del Risorgimento
SICILIA
anno
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1931
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pagina
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160
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i6o
MfJIl Uongresso Sociale di Palerflto
serena obbietti vi tàt, ricerca ùùìlti' fow. e rigorosa etìlica, per cui nelJtftae dì altri si è reso così altamente benenierìlìo" dei nostri frulli, g peggio-, ancora t>in doloroso a dirsi, tygnngc che- le nostre squadre furone;tài (Garibaldini più vite altro di danno e che esse erano più assai addestrate a fuggir* che a combattere >. Ed infine, tacendosi o quasi delia nostra eroica rivoluzione, si parla e si scrive di presa di Palermo da parte dei Mille, e non, coinè ben più esattamente dicono i nostri .di attratta diaribaldi a Palermo, e si parla e si scrive di conquista della Sicilia ad opera dei Mille, quasi che si fesse di nient'altro trattato, che-d'una guerra guerreggiata tra ì-Mille da una parte e le truppe dei Borbone dall'altra per il possesso di. questa terra, :è non piuttosto dell* aiuto dato, béii può dirli, più che da quelli, dal nome del loro leggendario Duce (che già più volte era stato qui invocato) all'eroismo di tutto un popolo, che aspettandolo j?a insorto ora come prima col suo vecchio grido : libertà ed indipendenza non solo, ma anche con l'altro di Italia e Vittorio "Emanuele.
Ora tutto ciò (tutte queste voci -COP ni si; getta un'ombra fosca sai nome siciliano)! Menni nosfcìg (e specialmente il Natoli) l'hanno acerbamente rÉìevato e smentito.; per cui riferendosi prima di tutto ai numerosi moti insurrezionali del 120, del '*,, *Ì8> '50, '56, '5?,, ed a qnello del 4 aprile i(S(J0 (precedènte alla venata dei Mille; hanno fatto nstamente ossèt'var'Come mai si può supporre, che al 00 i non degeneri figli di quelli, che in tanti scontri,, avevano dato indubbie prove di non comune valordal '20 ed al aerano sinanco riusciti, battendosi da leoni, uno contro quafeiaro: o più, a cacciare da eoli le truppe borboniche a piedi ed a cavallo, forti, di fucili, di cannoni -è di bombe, dovevano proprio aspettare che venissero: Mille ed il tanto invòeafàJSttoe, per dare quei miserabile spettacolo, Che fossero addestrati più assai a f uggire che a combattere?
Ed hanno insìstito nel rilevare : che* senaa la rivoluzione, che qui covava e olté volte divampava, né Grispi né altri si sarebbe mosso ad incitare Garibaldi all'impresa, uè questi Parrebbe Msuttt*u Ed ancora, he senza.il cuore: unirne dei 4à: Stórni, tólae fecero parte Mli'a: spé,dM(!ufc dei Mille, e degli altri delle squadre, e dei cittadini tutti, che col loro atteggiamento onnlsamente ostile alle soldatesche ed ai lunzlonari del Governo, dovevano pur destare loro non poca preQCCiipaQi.ti e sooraggiamento, forse quell'impresa non sarebbe venuta; ni fine. (Non; >é affatto il caso: però, di trarne argomento da quella di'tre anni prima delPeroieo: Carlo Pisolane). Ed infine hanno filato coflJÉfeaifé ÉÌ'éj. àie a SPemi