Rassegna storica del Risorgimento

SICILIA
anno <1931>   pagina <162>
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XYJIJ. Congresso Boemie et Palermo
Ruggiero Settimo al '48, potè essere mia libera, e itovpn4fy, sotto lo scettro del Re Galantuomo, Vittorio Emanuele II.
Ponendoci ora ad un punto di vista più elevato, questa opera dell'Unificazione alla patria ci appare quasi come quella che fu nei primi tempi la formatone stessa della Kazione quando per virtù delVuhiw Soma se n'ebbe il primo nucleo dalla fusione delle genti del Lazio, . poi il progressivo ingrandimento (3i completa mento dall'ag­gregazione ad esso prima dei popoli più vicini, e poi degli aitila cioè di tutti quelli, ch erano stati prima, o furono dopo, abitatori del oel paese, elle Appennini, parte, il mttr oìrconda e l'Alpe. A. tanti popoli di origine, lingua, razza e costumi divertì, Sabini, SanìiìESk Umbri, Lucani èco. sino ai Siculi e Sicelioti all'uno estremo, ed ai Liguri ed ai Veneti ecc. all'altro, Roma immortale diede unità dì lingua ié di cultura e con essa unità e dignità <li Nazione; e diede poi a Loro ed affiti gli altri popoli i supremi principi del diaÉlìtQi
Non dissimile da questo procedimento, per :cui nei tèmpi, ehe furono, da tanti popoli diversi, per quella rirtM di Roma, che ben può dirsi formativa, (come dice padre Dante della tòrto attribuita al cuore per la formazione Selle : .paigfe lièi col)0), si formò la nostra grande dazione, è il recente procediménto per Cui essa dopo di essere stata per tasti secoli smembrata in tanti statarelli, si 'é composta nel nostro in unico i gir'ande e potente. Come tanti rivoli e ftumicelli. scorrenti da. scaturigini diverse; riescono per diversa via a> confluire, formando un grande maestoso fiume, così i popoli di riueéèatarelii, muovendosi per cause di natura diversa, e per diversa via, si intesero nella maturità dei tempi, prima nel­l'idea della confederazione, é subito rinpo .compiendosi il miracolo dell'Unità della patria, 'wmm daf veggenti! net i, noi quali fu sempre viva la traddmoive di Boma, eia Dante a Mazzini, si Con­giunsero al '60 negazione travòlgente della Costituzione rdel Regno d'Italia fina Wòm >M 'i5à
Né qui sì è fermato S loro fatale aiUdal'e : la tppadel '60 è se­guita da quella del '70, e questa dall'altra del M} >:< littorio Veneto.
Eccellenze, Signori, dinnanzi a quest'opera veramente prodi­giosa, a guest'unica epopea di populi, dì cui nessuna è più grande nei secoli, come giudicare l'azione dei novelli Zoili, che frugando e frugacchiando si rtyromettono con meschina mente e più meschino cuore, di mettete in luce i possibili anzi immancabili difetti di questa nostra qpopea, immancabili come tu qualsiasi altra opera dell'uomo,