Rassegna storica del Risorgimento

SICILIA ; GUERRA 1914-1918
anno <1931>   pagina <166>
immagine non disponibile

i66
XVI1J Oongreso Bociafo di Palermo
per lungo volger f tempo personificò in IiiSia di valore, Ja fermerà, la dignità d'Italia.
Nella guerra mondiale la Sicilia fu ; ygstftf fafco> luminoso di patriottismo, incontaminato esemplo; 3 tttadlke TRÈ Volgessero liete o tristi le vicende belliche, il suo popolo restò sempre: saldo nella sua fede, compatto nel sacrificio, meraviglioso nella sua- te­nacia. Qui non scioperi, non litigi, non proteste, non giornate rosse, ma disciplina, dignità, silenzio. E nei G00 Km. della vasta fronte, in qualunque scacchiere si trovavano siciliani: nel Trentino, sugli Altipiani, in Carni a, sul Garso i si sentiva parlare il dialetto di Giulio d'Alcamo e dell'abate Meli. W deL generale Cadorna, non uso a lodi verbose, il seguente giudìzio, eonsactfafeo nelle sale Ielle lapidi 'del nostro Municipio' J figM M codesta città noMHssima< sono fm i tià prodi soldati dello mewtfpoy. w del Generale Ga-scino la frase famosa: Io voglio ohe faMt 00ni/tv cavi soldati. Siate una valanga, grigio-verde, ma non nwi- valanga ohe precipiti dal mOjft/te alto valle, una valanga invece ohe' iracolosamte ri­salga dalla valle atla vetta per schiacctarrvi- il nemico che vi si an­nida .
I Siciliani furono fra i più (prodi soldati, e uchr i più di­sciplinati. Modesti, sobri, resistentissimi alle algenti del verno come ai soffocanti calori delle estati carsiche, i riparti siciliani erano riparti siculi: travolgenti nell'attacco come la furia dell'Uragano, tenaci e immobili come rupi nella difesa.
Tutto si poteva 'chiedere à loro, purché essi aressero fiducia e affetto nei loro ufficiali ! E tutti i senllvauiO uguali di fronte al pericolo, tatti uguali, di fronte a Ila; morte: Parisioeazia dava le nobili figure dei fratelli Trabia, i Tasca, e i Filingeri ; la ii);orghea intellettuale dava i Borgese, i Cantavespri, i Giglio; i militari di professione davano gU Scandaliato, i Twba, i De becchi; ,e il po­polo, l'immensa massa anonima, dava i Oangelosi, gli S'eiaima, Gìaniiettino, i Madonia, e giovani poco prima ignoti assurgevano rapidi alle vette dell'eroismo.
Debito', naturaluieiJte, non limitarmi a fare della rettorieàj DUI fare una omurricazìone concreta, anche se possa riuscire monotona e fastidiosa nella MWwik tid?e che io farò qui Jipwi e nonii por documentare in modo 1:noppunaiéie l'entità dello sforzo fatta: da questa nobile terra, Bd e bene che ciò si faccia e si sappia, perche-forse i Siciliani, non conoscono essi stessi in eie misura abbiano contribuito al grandioso I ffetìfo M littorio Veneto;