Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; PALERMO ; SICILIA
anno <1931>   pagina <180>
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OOOTINGEÌEEE DELLE SQUADRE SICWEANÉ DINSORTT
KEI, 0OMBATTIMEOTI DI PALERMO
Eh 27, 28, 29 E 30 MAGGIO 1860.
Entrato Garibaldi a Palermo da Porta, di Termini, il 21 maggio, di quali forze poteva egli disjpOrré contgo Le teappe borboniche?
I Mille éran. ridotti a circa *000, pei* le perdite subite, e per la diversione" di Orsini vèrso Gorleonel un 300 erano i'Siculi rimasti col Dittatore dopo f ritìnta Parco ; circa 4000 il. combatteniti siciliani raccolti da La Masa a Gibilrossa : 4900 in tutto, Il nemico, se non contiamo i 4000 di Bosco e Von Meekel, ingannati dalla di­versione di Orsini, disponeva in Palermo di 14.000 soldati,, dei quali 2000 entro il Castellammare.
Pure stando ai soli 12000 rimanenti, la lotta di 4900 contro 12000, a tacer delle artiglierie, delle munizioni, degli approvvigio­namenti, eia/ numericamente disuguale. Né poteva pareggiarla il valore dei Mille, il genio grande del Condottiero. Si pareggiò con l'avéifé la Cpitalé accolti a braccia aperte il liberatori, sventolando il tcicóibi* vessillo, al grido Italia e WUtorio Emanuele.
Alcuni armati andarono incontro ai Mille ed alle Squadre nel­l'ingresso loro ; piai fardi alfèee Squadre si 'formarono a Palermo. Ma ciò è poco di fronte :ajlo slancio del popolo del Yespro e*del 2J gennaio, che, passato lo stupore dei primi momenti, andò esplo­dendo sempre piti gagliardo. Campane, a stormii, barricate* pon og­getti buttati dai balconi, e poi con materiateWto dal selciato delle yj. Dovunque passano Mille ed insorti,, applausi entusiasticil. Sop­portati -incendii, devastazione, assassinil, stupri, saccheggi delle truppe borboniche, senza mai una parola che rivelasse ftaccUezza, desiderio di pace: che anzi, quando, il 30 maggio:, PErOesti Ca­prera, sMttóò dal Palazzo di Citta*, efl baione ideila piazza po­sto nell'angolo da parte la via Maqticda,, e con Voce squillante disse all'immensa folla d'uomini e donne: Popolo di Palermo,,iQ. nemico