Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; PALERMO ; SICILIA
anno <1931>   pagina <182>
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XVIÌ1 Congresso Sociale di Palermo
davano : Jtoiya Garibaldi : E sotto gli occM di lui combattevano uè morivano voleultoi, credendolo il Dittatore Pj.
In virtù del Decreto Dittatoli ale d'i giugno 1860, .. 45, il Pro­dittatore Mordimi, dietro esame di.apposita commissione* presie­duta da Enrico Parisi, Segretario di Stolto dell'Intemo, eoa Decre­to del 23 novembre 1860, jBf. 248, accordava delle pensioni alle ve­dove dei prodi morti per la causa italiana, nei memorandi giorni dal 27 al 29 maggio ; e con àfeo della stessa data, N. 249, conce­deva delle pensioni ai genitori di quegli altri, pure morti combat­tendo, eli'erano scapoli : condizione per tutti, essere a peso dei de­funti, m binasti nello stato d'indigenza. Alle vedove furono accor­date 77 pensioni, ai genitori 34 (6). E gli altri morti in condizioni economiche diverse, o ch'eran celibi, e non avevano genitori viventi? S'ignorano, ma vi furon certamente (7).
E si può argomentare quanti Siculi perirono ajbe dalla massa dei morti che ebbe il nemico, e che fu grande.
(5) ABBA, Da Quarto al Volturno, pàg,, II.;
(6) Vedi APPENDICE, n e ni.
() ABBA, ne la Storia dei Mille, pag. 198, accennato alla sospensione del fuoco avvenuta per la tregua del 80i maggio, escer'a iqueste parole: ila: alf lora, peggiore di quello del combattimento, cominciò Io strazio del feriti e dei morti da cercare. Se ne trovarono dappertutto. Facevano grande pietà le donne, I vecchi, i fanciulli... B dal Palazzo pretorio fu subito dato l'ordine di riunire le Compagnie dei Cacciatori della Alpi ciascuna a un punto desi­gnato, dove si dovevano raccogliere tutti coloro che non fossero Impiegati alia guardia dei posti. Così, oltre il numero del morti, sarebbe stato possibile sa­pere fl numero dei feriti ricoverati negH ospedali-io; '-nelle .ea-se; ém eittadM k Ahimè! non si trova traccia che slm.il cosa si facesse per le Squadre: esse non avevano, né potevano avere, un'organizzazione militare.
Molti feriti morirono in prosieguo. Francesco Maggiore Perni, parago­nando la mortalità del 1839 con quella del 1860, trovò che essa, nei 1SM, fl.j maggio ad agosto, superò di 085 quella del 1859, Però il numero 585 è inferiore al vero-, I morti delle quattro fatali e sanguinose giornate non poterono venir registrati sul momento; ma, in virtù di un decreto di Garibaldi degli 8 giu­gno, T. 53, si accordavan due mesi a potersi ricevere, dagli Uffici dello Stajto Civile, tardive Iscrizioni. Ora 1 morti non nativi di Palermo furono in parte registrati nel comuni di origine; e di quelli dì Palermo pareva non necessaria la dichiarazione concernente gli adolescenti 4S I bambini (7 ' Maggio 860 Numero Unico ù* Palermo - 27 maggio 1885, pag. 80).
S'aggiunga che di molti non si seppe pia nulla, il pavimento stradale era dissclciato, e dorante X'terribili quattro giorni, 1 morti non potevano portarsi ai Cimiteri, ma M scavava; 'iì Còsso, ci .si ntetlìOrò. il cadavere, e si copriva di terra. Sorte slmile dovettero avere molti sventurati che perirono difen­dendo ja causa del Borbone aborrito 1 E perche? La vista raccaprieeiava, 11 lezzo insoffribile sarebbe itìnseJtì ammorbante.