Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; PALERMO ; SICILIA
anno
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1931
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pagina
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185
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XVlll Oongresso Sociale di Palwr/w i8f
Ma sta anche bene ette, dopo i nomi degli sbarcati a Marsala, venga quel Quadro, od altro migliore : a ciascuno H suo. Si; raderebbe giustizia: tarda sì; ma la storia è come la verità: non ha fretta. INè <à desiderando, s/accorcia In nostra fiiie immensa, né detrarrà a quella dovuta dalle future generazioni.
Il 6 giugno si: firmava la convenzione, per la quale il Corpo d'Esercito borbonico esistente in Palermo, lasciar dovea la città, ed imbarcarsi.
La tvolnìoue era ratta, ma occorreva consolidarla; in altri termini, sarebbe- cominciata adesso la guerra guerreggiata. CM aveva fior 'M .senno: eoinprendcva ebe, appena lo potesse., 11 governo, borbonico avrebbe ripetuto ciò die fece* nei H con Florestano Pepe, e nel '48 col Principe di Satinano: ammaM*ìdo trnptófe in un punto strategico dell'Isola, viale ere la resistenza campale, e di nuovo assoggettare al giogo Palermo riottosa.
Occorreva prevenire il nemico;,- non solo, ma., a compir l'Unità d'Italia, invadere il Regno di Napoli. A questo compito le Squadre non erano adatte: esseTMivuno j)oco. in cmpo.aderto. Occorreva organizzare subito un Esèrcito. Egli è -vero tite, fin dal 14 maggio 1860, con decreto emanato da. Salerai, il Dittatore aveva tracciato le linee generali per l'organizzazione osella Milizia Nazionale; ma la leva richiedeva tempo, e, per allora, non si poteva avere se non un esèrcito di volontari ; e questo si ebbe, formato da 15000 Siciliani, dai Mille, da trafelli accorsi dal continente- Ed esso vincerà a Milazzo, e al Volturno, e dalla vittoria verranno i Plebisciti di Napoli e' di Sicilia.
Intanto, stipulata la convenzione del 6 giugno, le Squadre non erano più necessarie; e (Garibaldi le jenziav M; WM questo proclama :
OS) Parecchi elei componenti delle Squadre Siciliane tornarono al consueto lavoro dei campi e dei mestieri; il maggiore numero indossò l;i cornicia rossa. Altri ed altri giovani che, per manco d'armi, non aveva POÈnto. combattere, ora. die Tarmi c'erano, s'arruoiarono anch'essi. La Nazióne, iterò, oilÉré eiie tui Esercito, ebbe in Sicilia anche una Marina. In butto noi domino alla nuova fase delia lotta 15000 volontari-i. Chiunque può leggere nel discorso pronunziato alla Camera da Francesco Orispl, il 10 dicembre 1868, set Vagirne .woezlmalv fa SlctìUi, queste parole : Adunque da queste liste risulta che noi reclutammo In difilla e mandammo sul continente 0800 volontari; alla guato cifra bisogna. aggiungere l 4000 uomini rimasti in Messina, del (inali parlò il mìo aiìiiie< H deputato Fobrizjr e l 1230 marinai forniti alla flottiglia che rese cosi tiWfc servizi agli sbarchi sul continente; ed In ujueJla. flottiglia, o ignori, ma vi erano che eoli SO continentali .