Rassegna storica del Risorgimento

BELFIORE ; MANTOVA ; MUSEI
anno <1931>   pagina <195>
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JTVJII Congresso Sociale di Palermo 195
2) Squadra di Piana dei Greci., comandata dsi Luigi Zalapì e Giorgio Bennici. Superstiti di essa, nel 1910, affermarono : a) che il 27 maggio, per incarico di Garibaldi, andò in quel
paese, blonde tornò del pane pei Mille, essendo in citta i forni
chiusi ;
0) che si battè in Via Celso.
3) Squadra di Pareo, comandata da Gioacchino Isaja. Dopo la improvvisa ailfeirata di Garibaldi di Parc andò errando per le alture. TI 26 maggio si congiunse colle Squadre di lìa Masa a Gibilrossa. - Superstiti, nel 1910, affermarono che essa il 27 maggio discese da Gibilrossa con le altre forze rivoluzionarie.
4) Squadra di Cariai, comandata da Francesco ed Antonino Aiello. Con altre, al comando di Giovanni Oorrao, attaccò i Regi dal lato occidentale della città.
5) Squadra di Misilmeri, composta di 51 uomini, e comandata da Sebastiano Gnestellar (4),
6) Squadra di Misilmeri, composta di 81 combattenti, e coman­data da Salvatore Di Pisa (4).
7) Squadra 0 Misilmeri, comandata da Giusto Andolino, e com­pasta di M combattenti (4).
8) Squadra di Altavilla Milicia: 192 individui, Caposquadra Salvatore Cracillà (4).
9) Squadra di Ciminna e Ventimiglia, formata di 80 individui, comandata da Michele Mondino (4).
10) Squadra di Oefalu, composta di 5T combattenti, con a capo Luigi Botta (4).
11) Squadra di 57- individui, (proveniente da Traina, capeggiata da Ottavio Tamburello (4).
12) Squadra da. Misilmeri, con 45 individui, con a capo Gaetano Grimaldi (;4s
13) Squadra di Monreale* con individui, con a capò France­sco Verga (4).
14): Squadra di Roccapalumbo, con 28 individui, comandata da Vincenzo Scanio (4).
(4) Rendiconto dell'InimoMtio del Campo di (ìMMrosun, NICOLÒ SCNSERI, pag. 245 e seguenti dal libro: Alami fatti e documenti della rivoluzione del­l'Italia Meridionale del Miro, HguarOatié 1 BtWÈWxa B LA MASA. W impossibile che tutte queste Squadre, l'adenti parte dei 4000 circa di L Masa, entrate, in Palermo con Garibaldi, si fossero dissipate.