Rassegna storica del Risorgimento

IL LOMBARDO ED IL PIEMONTE NELLA SPEDIZIONE
DEI WthlM
'Òon quésto' 'tìtolo, sulla Gazzetta d'Italia di Roma, quindici giorni dopo la morte di Giuseppe Garibaldi, G. B. Fauché rivendicò n sé solo la gloria di aver consegnato alla spedizione leggendaria i due piroscafi, il Lombardo ed il Piemonte.
La sua voce non ebbe allora eco alcuna : troppi testimoni erano ancor vivi, dal Guerzoni ad Alberto Mario, da Antonio Mosto al Saffi, i quali senza dare importanza alle dichiarazioni del Fauché, continuarono ad affermare concordi che il merito spettava a Raf­faele Burattino (1).
Soltanto nel 1905, Pietro, figlio di G. B. Fauché, scrisse una monografia per illustrare le benemerenze paterne, con la quale, senza fondate ragioni se non quelle comprensibili dell'amor fi­gliale contestò al Rubattino ogni partecipazione all'atto gene­roso P).
Da allora in poi, senza alcuna revisiona critica, si é accolta come legittima dai vari storici dei Mille, la rivendicazione del Fau­ché e, naturalmente, s'è definita usurpata la fama del Rubattino.
Noi crediamo che nel 70 anniversario dell'epopea gloriosa, sia doveroso riprendere, in èsaawé il quesito. Per risolvere il quale però per ipoter valutare con elementi sicuri l'opera di questi attori se­condari, é necessario indagare nei loro precedenti.
Il compito non é agevole, perchè la parte presa dal Cavour nel­la preparazione immediata dell'impresa é, come quella dì Garibaldi, ancora ignorata nei particolari secondari; più chiara ci sembrerà
(1) Ved. G. GUERZOHI, Vita di N. Btoio, Firenze, Barbera 1876 A. MAmo, Garibaldi, Genova, La vagii ino, 1879 G. MAZZINI* Scritti voi, 3 e soprattutto la pag. IJXXIV e segg. del proemio.
(2) Ved. G. B. FAuaBft, Una papilla di storia sulla spedizione dei MÙXe. Il Lombardo ed li Piemonte nella spedizione dei filile, M a Gazzetta di Roma jtel 17 giugno 1882.