Rassegna storica del Risorgimento

MIELE ANTONIO
anno <1931>   pagina <205>
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tinitòi* redeYQ mi avesse approvato. Feroce, attribuendo a tu L l'al­tro motivo uu disinteresse che egli non sapeva spiegare, sì confermò nei sospetti e nelle diffidente, onde ebbe origine l'imputazione ch'io propugnassi in apparenza ma celatamente avversassi la sua com­binazione (4)*
n Rubattino sdegnato si dimette da direttore della compagnia Transatlantica e riprende con il consueto fervore la sua maravft-gliosa attività che si esplica nel propugnare lo sviluppo delle indu­strie, e specialmente di-quella navale coadiuvato dai fratelli Orlan­do; la costruzione di ferrovie e delle lìnee di navigazione, collabo­rando all'opera di risanamento che nel decennio glorioso Cavour stava compiendo nella trasformazione economica dello Stato.
Fervente sostenitore del libero scambio, Rabattino milita in politica fra il liberali moderati ed ha ormai conquistato un posto preminente nella vita pubblica genovese. Amico di Garibaldi, del Mameli, del Bixio e dei più chiari patrioti liguri e lombardi, già dal tempo delle riforme accoglie nel salotto di Bianca Rebizzo De Simoni, suo abituale ritrova, gli esuli d'ogni parte d'Italia. Nel 18èS e '49 a lui si rivolgono infatti non pochi patrioti per usu­fruire dei suoi piroscafi che collegavano il nord col sud dell'Italia in frangenti assai! gravi e pericolosi ; a lui ricorre nel '57 il Pisa-cane per ottenere il Cagliari? e nel '59 ancora si prodiga per la santa causa dell'indipendenza.
L'uomo politico, insomma, è pari all'uomo d'affari ; ad ogni traversia, e furono molte, sa sempre por rimedio con fine tatto e con non comune forza di volontà ; e si deve, appunto a questo suo tatto, se, trovandosi in momenti assai) difficili, dopo la cattura del OagUarij decide di nominare un procuratore generale per la sua ditta nella persona di G. B. Pauché.
A tale provvedimento non è costretto. -lai alcuno, poiché oltre die. direttore e proprietario di gran parte delle azioni della Società, gli altri azionisti sono quasi tutti uniti a lui o da parentela e da vincolo di vecchia e sicura amicizia.
Il Pauché, nato a Venezia, era figlio di un corso, ufficiale della marina francese. Rimasto orfano ancora in fasce, aveva interrotto giovanissimo la carriera militare, in cui l'aveva avviato un suo zìo, ufficiale della marina da guerra austriaca, per impiegarsi quale ra­
te) Difesa di Rubuttluo contro le accuse del Fiottoni, in Oarte Ruìtattno clt