Rassegna storica del Risorgimento

1799 ; SICILIA
anno <1931>   pagina <262>
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a6 XVIII Congresso Sociale di Paletyno
Comunità religiose e che il Re ,di Sicilia sarebbe dovuto partire alla chetichella; e perchè il Portughese aveva pure una lista di quat­trocento aderenti i quali aspettavano l'arrivo dei Francesi.
11 Don Francesco llandazzo.
12 Don Pietro Bonfanti.
13 Don Ignazio Coppa,
14 Don Ignazio Vachi Arezzi.
15 n Sac- Don Salvatore De Francisci.
16 Don Giuseppe De Simone Leone.
17 Don Eustacchio Savona.
18 Don Luigi Sortino.
19 Don Corradino Bandazzo.
20 Don Paolo Caruso Oliva.
21 Don Giuseppe Garrasi.
22 Don Biagio Fassari.
23" Don Emanuele Garullo della citta di Noto. Tutti processati per lesa maestà.
Il processo contro costoro ebbe origine da un anonimo inviato al Viceré, a nome del popolo di Sfoto, col quale si affermava che il cappuccino padre Antonino Brancata per incarico di alcuni citta­dini di Noto, aveva tentato d'imbarcarsi per Malta, insieme al ter­ziario fra Felice, per presentarsi al generale Buonaparte, ed invitarlo ad occupare la Sicilia e perchè aveva fatto affiggere in Noto dei cartelli sediziosi e banderuole tricolori, e fatte cantare canzoni di Liberta.
Tutti gli altri correi erano stati imputati di avere cospirato in­sieme a padre Antonio Brancati per; la stessa causa. Alcuni erano stati arrestati, come Don Francesco Bandazzo, D. Ignazio Coppa,. D. Pietro Bonfanti*, e trasferiti nella Vicaria di Palermo ; mentre tutti gli altri imputati Che si erano invece' costituiti spontaneamente, erano stati rilasciati in libertà, sulla parola, dietro pleggeria di onze cento per ciascuno.
2é? e 26* jt sacerdoti fratelli Don Gioacchino e Don Salvatóre Sarra da Vittoria, arrestati e chiusi nella Gasa di Correzione di Palermo, (per avere pronunciate parole' sediziose contro il R appro­vando pubblleamgnìe la proclamazione della repubblica in Napoli, atom aneto che il governo democratico erav .tógli*e- di quello monar­chico.
20 il Dottore in medicina Don Giuseppe Outrona da San
Filippo, carcerato nella Vicaria di Palermo, per sentimenti ostili alla