Rassegna storica del Risorgimento

GIOBERTI VINCENZO
anno <1915>   pagina <732>
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mente incapace di fondare la validità della conoscenza. Da ciò la ama non meno violenta che ingiusta critica di Cartesio, la cui filo­sofia fa responsabile di tutti i mali dello spirito moderno. Il far dipendere Videa dall'uomo, l'annullaj il far germogliare l'intelli­gibile dal sensibile, rende l'uomo schiavo del senso e di sé me­desimo . Da ciò l'esortazione a rifugiarsi nel platonismo, nell'og­gettività della conoscenza, cioè nella contemplazione dell' Idea separata dallo spirito conoscente : la sola libertà sincera e legit­tima consiste nel porgere libero omaggio alla signoria dell'Idea, che sottraendo l'uomo alla dura schiavitù di sé stesso e del mondo, lo assoggetta al dolce imperio della Mente creatrice l. Si sa che l'antisoggettivismo è il comune atteggiamento mentale di tutti i teorici della Restaurazione, di tutti quelli iu special modo sui quali Gioberti fece le sue prime meditazioni filosofiche, da Rosmini a De Maistre, a Lamennais*. Soggettivismo in filosofia voleva dire individualismo, contratto sociale, sovranità popolare in politica, e quei teorici assalgono concordemente quasi tutte le con­quiste ideali e pratiche della Rivoluzione. Ma Gioberti è questa un'osservaziune della più grande importanza accoglie più la parte negativa che la parte positiva di questo moto di controcor-renio filosofica, e anche la parte negativa ripensa a suo modo, traendone impulso a nuovi svolgimenti, talché, pure accettando alcuni prìncipi degli scrittori reazionari, reazionario egli non è, neppur quando meno si allontana dall'ortodossia. Delle dottrine da lui condivise appaion traccie evidenti già nelle sue scritture gio­vanili, allorché sul suo pensiero esercitavano ancora una diretta influenza gli autori studiati. Cosi riguardo alla concezione di Dio comò fonte di tutti i diritti e fondatore dell' umana società, tra­dizionale negli scrittori teocratici, ma forse a lui derivata più par­ticolarmente dal aansimonismo3. Dai reazionari francasi attinge
1 Introduzione, II, p. 92-93 ; por la oritioa di Cartesio, ivi, p. 61 seg.
*V. U mio stadio} Religione e poUtìea nel pensiero W Gioberti, nella Muova Antologia, OLXXX (1915), p. 75-92.
* ptomuGmcB], lettre mr la religion et la jiolitique (Parie, 1.881), "p 84 : e Le contraili do aociété, dona la rechercho do quel a'eat egaré" BouRsean, a toujoora été scollò par une maino divino, qui. BCUIO a pu lo rendre oUbliga-toire} ofr. Pensieri di V. G, Mietsellanee (Torino, 1850), 1, p. 88-105, 848, 348-349. Salto aimpafcio di Gioberti pel aanaimonlamo, vedi la mia nafta.: Socia* Marno gioberliano, nella Rivista Uatìma.mkdoijìa, XIX (1015), feao. V-VI.