Rassegna storica del Risorgimento

1799 ; SICILIA
anno <1931>   pagina <282>
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a8a Vili Congresso Sociale di Palèrino
Ktetita costituzione di Francia, che liberava 11 genere umano dalla Tirannia, ed avendo il Mlneo dimandato a Cutrona dove aveva letto la riferita costitu­zione, rispose uveria avuto dal Cnnohaeo Gamblho di Catania, e forse l'aveva lattò leggere a qualche giovinastro di San Filippo da esso corrotto.
D. Giuseppe Bartolo afferma, che* Cutrona disse: Afówojro se vengono li Francesi saremo liberi da tanti ipesi, e dazi. dice pure la sua vita libertina e Che anche elbavaisr xli carne héJ tempi proibiti.
Il Oanonaeo 'M. Filippo iSeaÉfc dice i'ìndole torbida di Cutrona, che fu mo­tivo di risse tra certi marito e moglie di Biondi, che colle sue Insinuazioni scon­certò le inculali di Santa Chiara, e ne fu castigato colla rimozione di medico ordinario in forza di biglietto viceregio.
Disse aver inteso per bocca di D. Fortunato Pace, che Cutrona per mezzo "dell'amicizia col canonaco Gamblno aveva ottenuto alcune fedi false per lau­rearsi In legge, si scuopri la trama, e restò escluso Afferma, che Cutrona In una pendenza con una sua zia si servi di falsi testiinouj. Che viveva con liber­tinaggio tenendo in casa Uguriue oscene, che un giorno fece vederle a notar D. Salvatìore Fulgores, credendo allettarlo a firmare una falsa fede, locchè Hjli riuscì non col mezzo delle dette figure, ma per il timore Compito dal Ful-gares per le armi, die Cutrona teneva in casa, cb'il medesimo cibavasl di carne In tempi proibiti.
Dice, eh in presenza di Carmela Sinopoli spacciò Cutrona, non esservi in­ferno, e che l'anima è Mortale, tocche intese il testimonio da bocca di Sinopoli, ch'un giorno consigliato: : Maritarsi, 'la seconda volta, disse : perché fletto. fitarltarmif per figli ne tengo quattro, por denari ne faccio guanto ne voglm, -me ne deve dare anche la Santissima' Trinità . Locchè fu raccontato al testi­monio dal Sacerdote D. Filippo Giaccone: che la notte del santo Natale met­teva In deriso quella soliennita, cantando con altre persone in tuono di ninna-ralla, onde fu rimproverato dal Vice Paraco D. Stinto Fiorenza, come pubbli­camente si disse, e come lo stesso .Reverendo di Fiorenza depone, e finalmente afferma II Serio, che -nel 1700 0 <7:n Angelo i ugnili mi si confessò col Vescovo ili Catania d*àlcune proposfeióni che aveva inteso proferire dal Cutrona suo 'nipote, fra le piali quelle, che non vi era infernoi HB .che Kanlma è mortale <onde fl. :0utrona tb dal vescovo redarguito.
Il eanonaco D. Filippo Giaccone, D. Pietro Rosselli, tei SI ottoy 1 ''-Mtìàm nino Ciruolo depongono esser stati presentati al discorso fatto da Cutrona, al­lorché se l'insinuava di passare a seconde nozze, e Giaccone sogtùnge, ch'il me­desimo portava 1 bastoni col stemma della Liberta Francese, ed un giorno par­lanti con J Giuseppe Bortolo, e D. Silvestro Serio Intorno alla venuta di Francesi disse si Catrami-* t-nsclatéll tentre, che ci leveranno da tanti fanatici t liocchc anche afferma D* Silvestro Serio aggiungendo, che noti voleva pagare la tassa per 1 Mlllzziotti.