Rassegna storica del Risorgimento

1799 ; SICILIA
anno <1931>   pagina <285>
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XYlìi Ooìtreo Sociale di Palermo 285
dì Peiicoi'.mm ha. bisogna di furaU OiacoblitoioM 'Sebbene il suo conipaigno disse, clw II, Pericci serviva la Repubblica Francese.
Costituto il Pericci dalla Giunta non ntega rincontro di detto Padron Rruno, da cui volle tu prestito onze sei,, e che voleva con lo stesso ritornare in Messi­na per liberarsi da sconcerti, citf allora erano hi Napoli, ma non avendo potuto ottenere il passaporto, non andò più da detto Padron Bruno, ulegando d'aver Vestito uniforme, anzi dice, che lui si trattenne a Napoli per tutto II mese di agosto assistendo presso D. Andrea Mingi arca Capo regalisi a, giacché si tro­vava scritto nel libro di ì). Michele De Curtis Governadore di Precida, e che il Mingiarra l'incoraggiava a prestar di servigj alla Corona per farsi onore.
A costui si diede dalla Giunta il termine straordinario di giorni otto a difendersi.
Ha presentate le sue eccezioni, colle quali crede di scaricarsi dell'indossa­tegli prosecuzione
La Giunta in vista delle Carte che presenterà, e dei testimone, Che pro­durrà, e del fiscale processo, colletta, che sarà la causa, passerà alla definizione della stessa.
D. Vincenzo Scardino di Sciali. Avanzò sua supplica a quel Proconservar <lore di Scicli, chiedendo dal medesimo, che 11 di lui Maestro notare D. Diego Cannata fosse rigettato dall'impiego di Maestro Notaro, perchè un di lui figlio per nome Raimondo trovasi in Napoli carcerato per affari di Stato, dice pure nella supplica, Che sia brama sapere, se nella Casa di esso Cannata s'è fatto uso di' Libertà Francese potrà sapersi da una popolazione.
Si conclude, che non conviene lasciar il Cannata in tale impiego, e godere I proventi reali, ed adendo la Giunta trovata insossistente la detta denuncia, ordinò l'arrèsto dello Scardino con incarico alla Gran Corte di Modica di rice­vere a Carta Strana le deposizioni tutte ad istanza del denunciato Cannata per detergersi i complici della denuncia.
Dietro di che la G. G. di Modica passò a ricevere le deposizioni di D. Giu­seppe Migliore, D. Antonino Plucchlnotta, Dt '8mm9ì Drago, Il Sacerdote D. Stanislao Pisani, 1 quali dicono, ch'avendo D. Diego Cannata alla loro presenza in casa di >. Concetta Corsia redarguito ... Giacomo Costarèlla per le denuncie fatte contro di lui da Scardino, H CJostarella rispose, che non l'aveva potuto negare a p. Matteo, e. D. Guglielmo padre e figlio di Mormina, elle glielo ave­vano dettato, dicendo, che aveva dato cosi la risposta al Cannata, e sua fami­glia, e chiamato era pronto a manifestare l'i tatto/.
5ft Francesco CHavatto depòsa ùl aver Inteso da Costarella di aver scritto un tale Memoriale perchè premurato da persone d'autorità.
B. Giovanni Pinzerò fa- presente quando P* Matteo Morntìna per commis­sione di Scardina dettò 11 memoriale a Costarella.