Rassegna storica del Risorgimento
1809 ; LOMBARDIA ; TIROLO
anno
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1931
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pagina
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291
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XVIII Congresso Sodale di Palermo 291
'Teano perche II D. Giulio nella Ban<wi di D. magio Mlcdehè, in presenza <U D. Innocenzo parlava di notizie di guerra, 0 con gravi sentimenti s'insinuava alla plebe, come depone Notavo D. Baldasssire Mule senza esprimere quali ei'ano i gravi sentimenti, die questo insinuava ali* plebe.
Quarto per avere il Setto D. Giulio insinuato ai Villani ai fare stare a dovere 1 Benestanti anche con la Aiolenza, farsi dolse da Mangiare come attesta il Sacerdote D, Angelo Fauara, per hocca di D. Libertino Fauara, e quest'ultimo chiamato negò il fatto anzidetto.
Quinto per aver detto, il 39; Giulio n diversi contadina tenendo! un libroi alle mani, Che quello trattava d'uguaglianza, soggiungendo: che bella, .cosa I). Sali * .Tali ricchi e uni pQviri. (31 afferma D. Libertino Fauara per bocca del fu D. Baldassare Sammartino, del Sacerdote jj, Giuseppe Lentini e del Sacerdote D. Giuseppe Belmonte, ma questi chiamati sono stati negativi.
Sesto perchè il D. Giulio dietro ltaedine di arrestare I Milizziotti al Proconservatore disse M.ro Biagio Maniglia ; lu sugnu cu vittóri, viriti chiddu chii 8'avi a fw'h pirohi ahisiru tfaM a fari UMM
Finalmente il D. Giulio è accagionato d'aver abbassato il Molo di Gir-gentl allorché approdarono i Francesi che prese amiciaia con mi d'essi per nome D. Luiggi, Il quale gli promise al ritorno da Malta di farlo distinguere dalla nazione, onde Egli il , Giulio era allegro, com'egli stesso raccontò a D. Francesco Barraco, il pale depone quello fatto.
11 sudefifeo D. Innocenzo è accagionato, perchè un giórno mentre taluni inveivano contro i Francesi egli disse : Tanta pena vi pìgghìatì, tifo oridia ohi tra, qitawhw ventiti/- siano il benvenuti. Locebè resta provato* GOM quattro testimoni.
Ed infine si da' un carico, ad entrambi li frate!! Di Piscopo d'essere stati amici del tenente D. Arrigo Coslron istruttore di Licata, che fu- attaccato per sospetto di Giacobinismo: e che dietro il di lui arresto, li detti fratelli Di Piscopo, furono veduti a lacerare alcune carte.
Girolamo Barcellona di Camerata abitante in Palermo. --. è detenuto', É questa Regia Vicaria pella denunzia del cacciatore Reale Antonino Jaderaia napolitano 11 quale dice, che un giorno1 sendo ru'lla Bocceria con un eremita mendicante se gU accostò UH servidore eìte poi riconobbe esser qtiello Bar> cellona, quale cominciò a dirgli che dobbiamo amare Dio sopra ogni cosa, ch'il popolo Ebreo voleva da Dio un Re, e dopo tante preghiere glielo diede per* piassimo suo castigo, Indi passò a dire .che 1 Napoletani s'avevano malamente deportati, non essendo stati fedeli,, ed j- seguito avendolo interrogato, che paga aveva, e sentendo che gr* J5 al giorno rispose con dirà; a, cita He infax*-chimi-e ijwndtrà grani 41 caooialort rM, non posso parlare vorrei ohe mi cfàv pile, ma un giorno mi capirete, -e iim conoscerete ili corte otrcoataiwe, ff