Rassegna storica del Risorgimento
1809 ; LOMBARDIA ; TIROLO
anno
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1931
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pagina
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292
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*9* " XV III Congresso Sociale di Palermo
MaMrtiffiaitcesàfi; jQ'Awtìa M. ftifitorawK- - rubricato di lesa Maestà ne! processò della hota cospirazioni? tentata in questa che fu don Fraiutesoo Paoli irJJasi le prova che' allora sViequistarfteontro. B medesimo amu le seguenti.
Nunzio. :Ruvolo uno degli ammutinati .contéssa che un giorno parlando col sudetto Marti- Francesco il mtì'dfesiimò mostrava gran desiderio di combattere contro 1 Francesi,oixdeglkercàentìoloJuomo.tìl coraggio stimò incitarlo ad intervenire nel tumulto, che .'dove farsi, dicendogli che dovevano fai sacco, alle case dèll'Usurnj, che tenevano danaro nascosto, ed egli rispose : gti-annv è ura siiynti :<'>:
Chrpat-o iti Pasquale dei ttwm M a>p.Qli. -- è detenuto nei Regio Arsenale, perchè ritrovato con altri due sudditi di Sua Maestà sopra un legno Francese predato dal conte JmìtoiSxSiglXo Nelson. M- avendo la Maestà Sua Wn dispaccio ordinato alla Giunta di costituirlo s'È incavato d'ai suo costituto ch'il medesimo anni addietro fu condannato alla Galea per ìèrizlone, ed indi nel numero di 300 condannati* fu dato in regalo, alla Religione Gerosolimitana, poscia nell'invasione di Malta fu preso a forza, e condotto: coli'armata di Buonaparte in Alessandria iu qualità di Marinaio, ed essendovi ino Iti- Legni Napoletani, ch'ebbero libertà d'andarsene fu egli pronto ad imbarcarsi sopra uno il'essi per restituirsi alia patria, ma furono incalzati, da una flotta Inglese, che l'obbligò a ritirarsi, fu. ciò motivo che in altra spedizione fatta dal Francese per Tolone s'imbarcò in qua3fcà di Marinaro Golia speranza d'esser predato da qualche Inglese per aver canino d'accostarsi alla sua Patria, cora'in effetto gli riuscì.
Il Diacono D. Nicolò De JMm di Rnecaluméra. è detenuto in Messina a causa di ima falsa denuncia fatta al Principe della Scaletta da Gaetano La-ganà per opera di De Luca a carico di due Preti D. Domenico Pirrone;j e D Giuseppe Brigugllo tacciati; idi aeobinisrao, poiché il ridetto' La Ganà nella denuncia disse essere stato indotto da De Luca a fare tal denuncia, e ch'il medesimo teneva in suo potere un libro contenente affari di Giacobinismo lanciato In sua casa, dal detto Reverendo D. djhrrone.
Esaminato l'anzidetto libro si trovarono in una pagina scritte alcune nòte attinenti a sortilegi. Nella prima pagina vi sono scritte le parole : Ad mo del Reverendo tf* <Dpmmco Pirtam y.-i parole' die detto Sig. Principe della Scaletta rilievo essere piuttòsto di carattere del Diacono De Luca, che del Pirrone, ed essendo per altro 11 De Luca nemico di suddetti, di Pirrone, e Brigugli creduti mandanti d'un omicidio tentato contro la persona del Padre del suddétto Dùcono, perciò il PrlnctpCr della ScaltSÈta1 formò giudlalo. che la denuncia suddetta di La Ganà. sia tuta' un Innata per opera del Diacono De Luca, onde la M, Sua con Reni Dispaccio de' 12 dicembre 1709 ordinò d'escarcerarsl lii preti Brigugllo 6 Pirrone a carcerarsi Do Luca con ordina alla Regia Udienza