Rassegna storica del Risorgimento
GIOBERTI VINCENZO
anno
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1915
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pagina
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745
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'Appunti mila politica di (JwìwHì 745
blico potere non potrebbe certo ovviare al conflitto rovinoso dei componenti sociali, se egli fosse primo a dar l'esempio della esclusione e della discordia, mostrandosi inetto o arbitrario, trascurando di sopravvagliare le forze sottoposte, o parzialeggiando a prò' delle nne in discapito delle altre; nel clic consiste l'essenza del dispotismo. La tutela e l'accordo di tali forze essendo lo scopo sovrano dell'i potestà politica, ogni buon governo dee possedere e mettere in opera le due molle potenti della libertà e delle leggi, correlative ai dne gradi del processo dialettico: imperocché la libertà protegge e difende i moventi svariati ed opposti, che nell' umana natura si trovano, agevolando la contesa fruttifera e l'emulazione generosa di essi : la legge vieta che ninno di loro trasmodi ad altrui dispendio, e insieme tutti gli adagia con provvido temperamento . Ma i due termini, libertà e legge, presi l'uno senza l'altro, sono astrazioni : soltanto la loro sintesi è realtà concreta. La vita versando sempre nella mediazione e reciprocazione equabile delle divergenze, ogni qual voltar un estremo non trae né punta a misura verso l'altro, seco equilibrandosi, ma scatta fuori dell'orbita, ne nasce la rovina e la morte d'entrambi '. Il medesimo concetto riappare nel Bin-nooamento. La libertà e l'aratori (va sono due corrispettivi che si debbono accoppiare per sorbire l'intento loro... La libertà senza l'autorità è caso, l'autorità senza la libertà è fato; laonde il dispotismo è il fato, e la licenza è il caso sociale . Beso astratto e abbandonato a sé stesso, ciascun termine viene negato dall'altro: siccome gli estremi sofistici si appaiano, la libertà assoluta si converte in dominio dispotico , e a questo sottentra spesso la tirannide crudele e versatile delle fazioni più ardenti ed arrisicate 2. Ma è nella Riforma cattolica ohe Gioberti trova la formola definitiva della sintesi, esprimendola con queste profonde parole: nell'ordine civile la libertà del cittadino armonizza eoll'autorità della legge, quando l'indole di quello è talmente identificata con questa, che le prescrizioni legali diventano inclinazioni e voleri spontanei del cittadino*. L'autorità in altri termini è tale in quanto la libertà ne ha coscienza, in quanto è la libertà stessa che la pone e la riconosce come tale. Ed ecco il nuovo senso che
1 Protvuomttii, p. 25-
* Dei Rinnooameniòj, jj; p. .15-1SG..
Dffffma aattolloa dèlia Chiam (Napoli, 1861), XXXV, p. 34.
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