Rassegna storica del Risorgimento
GIOBERTI VINCENZO
anno
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1915
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pagina
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749
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Appunti nulla polìtica M MtiheM 74fl
Bitorua sempre il concetto della relatività degli ordini politici. Nel Rinnovamento Gioberti distingue la repubblica dalla monarchia legale , semplicemente per ciò che, in questa, la nomina del sommo magistrato si fa a vita, e non cade su di un individuo, ma sopra una famiglia il cui potere si trasmette ereditariamente. La monarchia, secondo Gioberti, è potrebbe dirsi una repùbblica con a capo una dinastia invece che uno o più individui investiti di autorità provvisoria, ma la giurisdizione ereditaria della famiglia regnante e subordinata, come la giurisdizione provvisoria di un presidente, alla scelta espressa o tacita e al riconoscimento da parte della volontà della nazione, la quale, come l'ha creata, cosi può modificarla, diminuirla, restringerla, e anco annullarla, se il ben pubblico lo richiede. Offende l'autonomia nazionale chi le toglie il potere di abolire il regno non meno di chi le disdice la facoltà di crearlo . Ora se per qualche causa grave o durevole la monarchia civile non è più atta a felicitare uno Stato , Gioberti riconosce alla nazione il diritto di darsi un altro governo, il quale non può essere che la repubblica *. E gli esce un grido dal cuore : se il Piemonte, invece di essere il campione d'Italia, si rendesse mancipio deli' Austria con qualche patto occulto o palese, o se anche guardandosi da tanta vergogna... perseverasse nella molle e improvvida oscitanza a cui finora soggiacque; egli è chiaro che non sarebbe in grado di accettare o investirsi l'egemonia patria: e i popoli si volgerebbero altrove. E quando venissero tali tempi che fosse sperabile di poter conseguire con popolare insegna quel bene a cui la regia rinunzierebbe, tutti i buoni italiani non potrebbero esitare j e come il Correggio diceva, anch' io son pittore, cosi io griderei Senza scrupolo : Io PTJUE SONO BEPTTBBUCANO, E è altri potrebbe accusarmi d'incoerenza o di colpa; che anzi ripugnerei a' miei principi dottrinali e al debito cittadino, antiponendo una famiglia o una provincia alla patria *.
I principi dottrinali di Gioberti si possono veramente restringere in una parola: liberta Una monarchia che alla libertà si opponga è destinata a cadere. Perciò temeva per il Piemonte i contraccolpi del Bue dicembre. Cadrà lo Statuto e poi la Monarchia. Questo presentimento che io ebbi fin da due anni addietro.... ho
fc Uinnovamento, II, p. 321 aeg. (6ir. Apologia, p. 394). a Ivi, III, p. 277-278*