Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1915
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pagina
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751
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AREZZO E G. GARIBALDI NEL LUGLIO DEL 1849
SECONDO DOCUMENTI INEDITI
Rispetto all'atteggiamento di Arezzo, allorquando G. Garibaldi ebbe, nella mirabile sua ritirata da Roma, a passarvi, e sostarvi nel luglio del 1849, spesseggiano le inesattezze così da svisare la realtà degli eventi e da presentarci i fatti deformati e sotto una luce falsa addirittura. Giacinto Stiavelli, nel discorrere di Antonio Guadagnoii nella politica,1 tocca naturalmente di quell'episodio,
1 Cfr. Antonio Guafagnoli e la Toscana dei suoi tempi. Torino, Società tipografi co-editrice nazionale, 1907, pp. 387-414. Credo non sarà inutile riferire due lettere inedite del Guadagnoii, sconosciute allo Stiavelli, le quali, o io m'inganno, possono gettar luce su' sentimenti dello scherzoso poeta. Da una lettera, ohe il Nostro scriveva (Pisa, 4 luglio 1843) alla nobildonna Fulvia Guil-lichini traggo alcuni accenni caratteristici, buttati giù in stile faniigliarissimo e per ciò profondamente sinceri,
Pina, 4 loglio 1843.
< Mia carissima Fulvia,
Ho saputo ohe avete goduto di straordinarie feste, attesa la dimora della regale Coppia in Arezzo. Eh I gli Aretini non Bon bastantemente conosciuti, ma Bono stati sempre attaccati al real Trono degli Austro-Lorenesi, oonie i prosciutti sono attaccati al palco dei pizzicagnoli. Scusatemi, Be scendo ora a forvi una domanda: sapete che io sono curioso la mia parte, e spero ohe mi perdonerete. 11 Papa Pio Yll, quando passò da Arezzo, ammise tutti al bacio del piede ; la Regina d'Etruria si fece baciar la mano ; Leopoldo e Maria Antonietta si son fatti baciar nulla f Vedete che la mia insistenza proviene da interesse, da attaccamento alla Corona ; io sono piuttosto legittimista... Tanti saluti alla famiglia a nome del vostro
GUABAGNOLI .
Da una lettera poi del Guadagnoii da Pisa, senza data, ma certo dei primissimi giorni di febbraio, diretta al suo amico Leonardo Romanelli in Arezzo, (a proposito del quale noto l'errore, in cui è caduto lo Stiavelli, nell'opera