Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1915
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pagina
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755
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ohe hanno influito a cagionare nn aumento progressivo nelle contribuzioni, che questa Comunità ha dovuto imporre per far fronte ai tanti e vari articoli di spese. Mentre V imprestazione media degli anni 3797 1798-1799 non oltrepassò le L. 178 per ogni lira estimale, rappresentante un fondo di circa 10.000 scudi di valore a compra e vendita, nel 1800 e seguenti fino a tutto il 1814 salì a L. 446 l/s, e d'allora in poi fino all'attivazione di nuovo catasto, ricevendo sempre un aumento, non eccedè le lire 600. Supponendo nei beni stabili la capacità di rendere il 5 /0 al netto delle spese di manutenzione, il dazio sarebbe stato in quell'epoca la sesta parte alP incirca della rendita depurata. Dal 1834 al 1846 l'annua contribuzione non ha passato le lire 18 */,, ehe è l'ottava parte avvantaggiata della rendita, attribuita ai beni del nuovo censimento. Se si riflette che dalla continua contrattazione di beni di questa Comunità è venuto a stabilirsi esser la stima, data a tutto il Territorio comunitativo nella compilazione delle nuove stime, catastali, minore per un terzo avvantaggiato di valore che a compra e vendita viene costituito, si può francamente asserire che l'attuale imposizione è meno elevata di quella che è stata pagata nel sistema francese dopo la ripristinazione del Governo toscano. Questo dazio, che, per la corrente gestione, è stato ridotto dal Superiore Dipartimento a L. 20, è per conseguenza minore di quello imposto negli anni precedenti il 1834, ed è meno forte di quello che si esige dalla maggior parte delle altre Comunità del Granducato, ed a me sembra che non potrà essere per molto tempo diminuito volendo soddisfare alle giuste e reiterate istanze dei possidenti di campagna ed altre urgenze della città, che reclamano solleciti provvedimenti. Oecorre infatti un aumento di fabbricati nel palazzo dì residenza Magistrale, onde meglio sistemare ed assicurare il pubblico Archivio, come venne prescritto dalla soprani* tendenza generale delle Comunità fin sotto dì 2 maggio 1844, e per assegnare alcune stanze per l'ufficio di primo rettore della nostra Fraternità. La piazza, destinata per la vendita dei cereali nei due mercati settimanali, manca d'un locale per contenere tutti i barrocci, che vi son tirati per importare ed esportare le derrate, e, ciò che è peggio, ha da tutte le parti un angusto e cattivo accesso, cosicché anche per questo lato si reclamava un provvedimento, che sarà sempre costosissimo. Il riordinamento delle car-