Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1915
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pagina
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757
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Affettò e -B, Garibaldi nfìl htijlio dal. IHW 757
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il numero dei lampioni e colla ri ordì nazione delle parabole in quelli che già esistevano da lasciar poco a desiderare in questa branca di pubblico servizio; ed un numero maggiore di spazzini, benestipendiati e diretti da un apposito regolamento, vigilato da una guardia municipale, contribuiscono ad un aumento di nettezza delle strade urbane, eli* trovansi migliorate per la confezione dei lastrici e selciati, che costano in ciascun anno una somma cospicua. POPOLAZIONE. Nel 1761, allorché fu fatta l'enumerazione degli abitanti per ordine del Governo, si riscontrarono: nella città e sobborgo n. 7106 ab., nei comunelli di campagna 14.415 ab.: totale della Comunità n. 21.521 individui. Nell'anno 1818 si rileva che la popolazione era come segue: città e sobborgo n. 8284 ab., comunelli di contado Ix2?3 ab.: totale della popolazionen. 25.557indi vi dui. Dagli stati dranime di tutto il territorio comunità ti vo rimessi dai parrochi dei 1846 risulta esistere: in città n. 10.2S3 ab. nella campagna- 24.041 ab.: totale n. 34.294 ab. In meno d'un secolo si è dunque ottenuto un aumento di 12.773 individui, fra i quali la città col sobborgo ne ha acquistati 8177, e la campagna 9596. Quest'aumento sempre progressivo è stato molto maggiore dall'anno 1818 al 1846 di quello che non lo fu dal 1761 al 1818; e ciò si deve ai miglioramenti che le savie leggi hanno fatto introdurre nell'agricoltura, tutelata da una pace generale e dal commercio, che per la maggior comodità di molte strade, recentemente costruite, si è di tanto accresciuto in Arezzo, ove, per le sua felice posizione, il concorso giornaliero è Considerevole, e nei giorni di mercato copiosissimo. Questa popolazione, che e divisa in 76 parrocchie, non è certamente inferiore a quella che offrono molte altre Comunità della Toscana, paragonandola col-l'estensione del rispettivo territorio, ed avuto riguardo alla parte montuosa che la compone a levante. L'esperienza continua per altro ci dimostra che con poca previsione, qui come a,lti'ove, vengon contratti i matrimoni ausando la divisione nelle famiglfer agiate e in quelle dei contadini e'dei pigionali, che, sprovvisti poi del necessario, a stento giungono a procurare alla moglie e a' figli i giornalieri mezzi di sussistenza: grave e il danno che ne avviene alla società, che si aumenta di individui, non abituati al lavoro e demoralizzati nno dall' iumn'zia, perchè abbandonati nelle pubbliche vie ed iniziati, tutt'al più, alla questua, ohe fa sopprimere