Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1915>   pagina <762>
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.'l. goffri
Saviezza Ano dal di 8 aprile del caduto anno, pausando per Arezzo, porrà in comunicazione il Mediterraneo coli'Adriatico, la nostra Toscana con Roma, tutto ripromette un considerabile e rapido pro­gresso alle risorse commerciali di questa città e dei paesi ohe le fanno corona.
ISTRUZIONE PUBBLICA. Nel magnìfico stabile di Sant' Ignazio, convento una volta dei B. P. VallombroBani, fn aperto in Arezzo nel 1828 un istituto, che assunse la denominazione di Regio Col­legio Leopoldo dal Principe regnante, che si dimostrò munificen-tÌ8Simo. La ben conosciuta reputazione dei maestri e professori di disegno, di lingua italiana, latina, greca, e francese, di filosofia razionale, di fisica e di geometria, alle quali intervengono ancora i collegiali, perchè annesse a quello stabilimento, vi richiamarono ben tosto un concorso grande di convittori, che al presente si è ridotto allo scarso numero di trenta. La tenuità della rendita, che non permette di rimunerare adeguatamente i prefetti, che coadiu­vare dovrebbero la direzione di questo convitto, affiliato ad un ecclesiastico, ha fatto, in parte, decadere dalla pubblica stima questa nuova istituzione, tanto necessaria ed utile nei capoluogo di una provincia, popolata di ricche famiglie. Nulla però è a de­siderarsi sul lato dell' istruzione, che è comune a qualunque classe di persone, dopoché fu in Arezzo aperta una scuola di mutuo in­segnamento, alla quale un'altra è stata aggiunta per istruire i figli dei mestieranti nei principi di lingua italiana, di storia e di geografia. Trecento giovinetti frequentano per ordinario queste scuole pubbliche, alle quali sopraintende una deputazione, com­posta del Commissario Regio, del Gonfaloniere, del 1 Rettore di Fraternità, di due deputati a.regia nomina e del Cancelliere della Comunità. Un seminario vescovile, che ritiene a retta circa ottanta individui, ed un collegio, senza convitto, detto Piano da Pio VII, che nel 1805 ne permise al vescovo Albergotti la istituzione, e che corrisponde all' Bugeniano fiorentino, sono due stabilimenti diretti ad istruire ed educare in Arezzo i chierici della diocesi, forse la più vasta del Granducato. Uno stipendio più proporzio­nato nei tempi presenti a remunerare i maestri renderebbe molto migliore 1* istruzione, tanto necessaria al sacerdozio, che anche per questo lato è tanto decaduto dal grado suo primitivo. Nel col­legio Piano gli alunni si riuniscono, ifl alcune ore di ciascun