Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1915
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pagina
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768
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*** A. mmt
taravano del colore dei capi, esercitanti un fascino speciale per le qualità loro o un forte influsso per le condizioni sociali e per le aderenze personali o familiari, e più. spesso, per le une e le altee insieme. Soprattutto così era potuto avvenire, durante il 1848 e il 1849, ohe la oittà (non il restò dei comune, si badi) fosse apparsa enaltata, moltissimo avendovi contribuito l'opera di alcuni personaggi di viva fede e di non ordinaria energia, tra' quali primeggiavano, indubbiamente, l'avvocato Leonardo Romanelli, e il dot-tor Francesco Tonietti, due tempre di galantuomini e di patriottii memorabili come modelli d'intero eratezza, di valore intellettuale e morale, amici sviscerati nella buona e nell'avversa fortuna. Ad essi facevano corona vari uomini, appartenenti al fòro o esercitanti altra professione liberale: e attorno a questi e a quelli si stringevano numerosi seguaci delle classi sociali inferiori, legati agli uni e agli altri per ragioni diverse. Tutti costóro formavano quello che si soleva chiamare il partito democratico, che aveva, durante il Governo provvisorio, potuto affermarsi con maggior buon successo, dacché il suo capo era stato chiamato a partecipare al Governo della Toscana con l'officio di ministro di giustizia e grazia. Alludo a Leonardo Romanelli. Leonardo Antonio Luigi, figliolo del signor Lorenzo di Giovan Donato Romanelli, e di Luisa d'Antonio Ta vanti, nato il -I gennaio 1803 a Quarata, trazione del comune d'Arezzo, a pochi chilometri dal capoluogo, ed entrato, nel novembre 1814, undicenne nel Seminario aretino, ne era uscito nell'agosto 1819; si era recato a Pisa nel novembre di quel medesimo anno per applicarsi alla giurisprudenza e aveva finito gli studi universitari nel 1826 addottorandosi il 14 giugno di quell'anno. A compiere il quadriennio della facoltà di legge gli erano occorsi sei anni, perchè nell'aprile del 1823 egli, che era" alunno del collegio Ferdinando, non solo era stato privato del posto, ma era stato definitivamente evulso dall'Università per aver partecipato, e non come parte secondaria, a una delle frequenti battaglie tra studenti e paesani, per motivi non bene accertati, non però politici (23 marzo 1823), e soltanto uèl 1825 v'era stato riammesso per grazia, sovrana, chiesta, con insistenza dal paure di luiV Dopoché il Romanelli ebbe
i Dai documenti consultati risalta ohe il tnmnlto avrebbe avuto origine a partita a biliardo tra studenti e paesani ; contesa acuita da vecchi rancori,