Rassegna storica del Risorgimento
LOMBARDO-VENETO ; FRANKLIN BENJAMIN ; TOMMASINI ANTONIETTA ; CE
anno
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1932
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pagina
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278
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32 jBtM QoMfveam Qtìt iti Wvàkmm
Quando 11 Segtetn rio De Mafia ha tenni nata la lettura* S. B Dì Marzo dà la parola a;*-mAMmsiùémM quale popone dbsia de--spa:ta. là sede .eJ futuro < ugessi? HE fcdraa. che, iM Wi. sgie-urecàj il ftreip'iò; del saerilieio di'Ciró Mofft
L*assemble; approva per acclamazione*
Indi uà. la parola il generale atollo Corseli; pei? svolgere IL
Egli.lui prinuL notato eèe M popote: sklao si preseuM al'i grande guerra con,un passalo ypanu*ntc ..'glorioso.,;. qniniM: aissai impegnativo. E-sso, infatti, liffigg. > grati iijaiiàne è stato realmente Il più. jgEiierriier.w-j se noia ii pani -miMìim,-, come dimostra la storia,:, iclie in daMe sue p-àiie- tè pii antichissime pagine, registra le lofrfc aec-u-jjfce é' le gloria èlÈteè dell'isola del Sole. 3eììa guerra mondiale la'Sicilia ÉE wi'O-te, luminoso di paMottism0? iW/Onlaiirinflto esempio di àcM virasi. Tingessero- liete o1ijf vicenité bef-Tieue, il suo "popolo restò sempre saldo nella sua fede* compatto- nel saepitìpo, meraviglioso nella sua tenacia. Qui non scperi, non: ÌM tigiajon (proteàjé, non giornate roSSè ime lìciplina, dignità, silenzio?
Il ge '-Oorselli ha ricordato poi il giudizio che il maresciallo Cadorna, non uso a frasi verbose,; .pronunciala in lode dei soldati siciliani e la frase famosa del generale xttìtìM '."Io voglio che-tutti TOÌV miei Càiri sóMatài, siatenaa waknga grigio verde, ma non una valanga che precipiti dal monte alla valle, Tina, SiManga invéce che miracolosamente risalga dalla valle alla vetta per sAacciarròi il' ne. mico che vi sì annidaa.
Dopo aver ri portato dati statistici addirittura preziosi sulle perdita subite dai vari impartì siciillaim -e- fe ricompense avnie dopo avex> ricordato i nomi dei principali eroi caduti, il gen. Corselii ha chiuso il suo discorso con un'appassionata perorazione,; ricordando i versi del Bravetta, nella Trincea dei Paladini éx ben si addicono al .soldato siciliano, e formulando l'augurio che la Sfeilia, fedele alle ijMtt tradizìoul nobili ed alte, non rimanga seconda e nessun'altra provincia del Regno in questo fervore magnifico di spirila e di opere, be dall'Aiipi al Liliben anima l'Italia nuova.