Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1915>   pagina <771>
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Aneto tì. Garibaldi nel luglio dtl tH49 Ht
dipendenza. Alla quale non potendo accorrere egli, uomo di toga, legato a tanti interessi della provincia, della città e della famiglia, spingeva con generoso e forte animo i figli; i due figli inviava, ripetendo loro con spartana fierezza, in quei supremi istanti, gl'in* segnamenti, dei quali li aveva nutriti fino dall'infanzia, ignaro che fosse per giungere sì presto il dì della prova g
Quest'uomo d'intelletto elevato, di cuore generoso, di straordi­naria energia tanto che. esempio più unico che raro, per quasi dodici lustri doveva seguitare a esercitare onoratamente e con sapere non ordinario l'ufficio di giurista in materie più che altro civili *, s'accostò al partito democratico toscano del 1848 e del 1849 salutando con animo schietto e con plauso il Ministero, che ebbe nome di democratico , sebbene egli fosse uno di quei demo­oratici di buona fede, agognanti un sistema di politica conforme ai loro principi, e il bene del paese, desiderosi che le istituzioni per le vie legali si allargassero a maggior popolarità , e si apparecr chiasserò tutti i mezzi e gl'istrumeuti necessari alla guerra din-dipendenza, democratici di buona fede, che vanno per giustizia-distinti da' settari e dagli ambiziosi, che non avevano fede veruna e dagli anarcoidi d'ogni specie, pullulanti dovunque e arra mpi can­tisi a porsi in mostra nei circoli polìtici, soprattutto durante il Governo provvisorio (8 febbraio 12 aprile 1849). Né l'atteggiamento di Leonardo Romanelli, allorché egli diveniva, a malincuore, e solo per sottrarsi alla taccia di nomo che ama la patria solo a parole , ministro di giustizia e grazia sotto il triumvirato (8 febbraio-26 marzo 1849) e poi accettava l'incarico, pur non venendo sosti­tuito nel ministero, di commissario straordinario nel compartir mento aretino (26 marzo-I2 aprile 1849), con poteri illimitati, per ristabilirvi l'ordine, gravemente turbato dalla reazione campagnola, contraddisse punto alle idee e a' sentimenti, che egli aveva sem-
1 Gfij. Consultazione sul ricorso del doti. Leonardo Romanelli alla Corte suprèma di cassazione dal decreto proferito li 1 gennaio 1861 dalla Camera delle Accuse di Firenze nella causa di alto tradimento . Firenze, Tipografia ita­liana 1851, pji. 164. L'opuscolo è scritto da Adriano Mari..
f * Cfr; In morte del compianto coroni, ÌSYV;. Leonardo Romanelli, sena* toro del Bagno, mancato ali -aventi nel dì 6 ottobre 1886. Parole lette nel cimitero auburuano davanti la di ini salma dall'avv. Marco Biondi, qual presi­dente del consiglio dell'Oli dine degli avvocati di Arezzo. Arezzo, Cagliami, 1888.