Rassegna storica del Risorgimento

ZINI LUIGI ; 1859 ; MODENA
anno <1932>   pagina <284>
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Queste giornate furono spese in un peUegTki aggio alle" altare di Gibilrossa e i Marsala.
Durante la gita di Gibilrossai, studiosi del Risorgimento e fat­tori del medesimo, fraternizzarono in mutua simpatia.
EJ Sibili-ossa, uuo dei luoghi più ameni ij mondo, dominan­dosi da quella sommità tutta la Gonea dOroHte.ltanone il Monte PellegrinQ/e riucanevole porto .col wm lontano eli e,stilma 'w tutte le gamme del turchino e delil'azzurro. Lassù. Garibaldi defe l'assal­to di Palermo, dove riesci a penetra? ggll'al-ha Ééì W maggio 1800, dopo di avere, con un famoso stratagemma, allontanalo dalla mttà. le truppe più agguerrite condotte dal tedesco Von Meehel e dal Co­lonnello Bosco.
Lungo il percorso un popolo plaudente saluto con vivo entusia­smo i Garibaldini ricevuti, sul Oolle dal Podestà di Misilinéri tfSfc Mangano Cappello,,-<lal Podestà di Belmonte M. cav. -Asciutto, dal dottor Cappellini, dalle Avanguardie e dai paJilllii dm dine- paesi dal Tenente De Angelis, dal cav, là'Donni, e d;i iffiai centuria' ciclistica di Avanguardisti palermitani al comando del Capo Manipolo Rezoagli.
Porse il saluto,'pei* primo, il Podestà di MisilmeriruvvMangano, il quale con elevate e commosse parole esaltò il signiifeato della ce­rimonia, rievocando brevemente le fast della gloriosa1 epopea inizia­tasi a Gibilrossa.
Segue il eojmnv. Albanese, che legge un messaggio di nix superstite Garibaldino, Bgisto Si velli, di Genova spiacente dì non poter parte­cipare al solenne pellegrinaggio.
Ricorda l'azione dei siciliani nel campo di Gìbilrossa, e fra i presenti addita tuttora sani e vigorosi come querce antiche, fra tanti altri,, quattro ex picciotti del campo di Gibilrossa, e che poi se­guirono Garibaldi fino al Volturno : Minore Vincenzo nato a Parti-nico il 10 novembre 1842, dì anni 88; Modica (Giuseppe nato a Pa-V lerrao il 18 1 uglio. 1841, di anni 80; Savasta Francesco nato a Pa­lermo il 23 marzo 1812, di anni 88; Ferdinando Li Gotti nato a Palermo il 12 gennaio 1848, di anni 82' (trombettiere),,. Un evviva! per loro l E conclude :
Disse il nostro Francesco Oripi : Il cute dìeile grandi memorie è perenne* alfanento alle virtù cittadine!.