6 XVIII ('QMj/riPMty MwwV <li Palermo
fiorente gioventù italica vibrava Pa ninni ideila nazione, die, Iws-mente, attendeva l'ora sua.
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Il IT Aemljjjtì i volontari lasciva no il campo ili Mailly ' Vavray le etii *per I >ojnma;rtLu in* Yavre per Grange arax Boi, per Ruttes de Plorent raggiungevano, alla vigilia ili Calale,,: Pietre ijbìsé*, otto la uev;iu piftftb foresta delle Argoune, dove da mesi la lotta aixleva tewiliente feroce. Ititriinee quasi si toccavano* { da ambo le; i)ai si combatteva,, senza raqHor> g senza broglia j;7
Jl giorno di datale, il c<mtiBdaote la 10" di!vJsìei genera jjndj emanava l'ordine dijaeo da posiMotte itwai<ai,?LBo-iamix attacco che doveva ìnisaarsi, il successivo mattino alle ore?6 fe SfeMà e he era commesso al reggimento garibaldln ff tee batta*-gUoni fraoicefécu* éfafè lezioni del genio ed ujia di mitìglintrielj tutti i VtàpMEi0Èìriorilini del colonnello Vaklant.
feJlxì. notte oscniira e sgelata, il reggimento volontari da Pierre f!É si i.MpÉ' aMa'[Belle Étèle, bae di gartngjKJfeaM gìione M prima linea il 2 (Longo) seguivano gii altri. I garibaldini *i slaàroap; Éreirieati dteJitusiasaaoy al prifdo dà m Tiva. la jfcepub-bliai liaHicese, Viva 'l'Italia cui] rispóndeva una iteinpssta eli proiettili tede'lii, cìm}, alMÉfeendosi sui nuclei ipin avanzati, mieterle prime gloriose viiime*
jbntia:in:avan,o i volontari njella loro inagnifìca avanzata ed aperto gin addite vai irò nei reticolati dopo tari osi corpo a Corpo, M impadronivano Mp trincee nemiche, accingendosi sufflo a rovesci arae la frante.
Mentre si attendeva a tale operazione, sempre i nostri pronti a rintu3sa*e un eontraitaéGp nemici}, dopo alquante ore di', com-battbnetit I voIr*ar erano latti ripiegare. Alla sera il Seggi* nirsuto, che in quasi.o primo glorioso battésimo, aveva perduto circa 100 nomini, si trovava di nuovo alla Belle Lotte; Nella- notte osu,;ra e gelida, alata nulla grande tragedia, ;i volontari venivano narrando le loro imppessionJij commentando gli avvenimenti e parlando dei compagni te'Superiori die più I erano: iiliiHéiuriiii. Tua questi Costante
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