Rassegna storica del Risorgimento

ABRUZZO ; CARBONERIA ; CLERO
anno <1932>   pagina <340>
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94 XVIII Congresso Sociale di Palermo
mente patriottico É esso"'' non -pio (Soine si è visto, èsser messo ÌBL dubbio.
Resta ora ad indagare finale sia stata la ragione del travisa­mento, die subì il lattò nella tradizione, e come il medesimo si fa­cesse passare dalla polizia e dalla Commissione militale, :eàe giudicò e condannò il Di Marco e i compagni, per un episodio; di volgare} delinquenza, ì'ò costituisce, come s'intende* feparlie più interes-santa della nostra fljieerca.
Il Labate si propose già. la questione; e la risolse dichiarando??: Era necessario presentare gl'insorti come un branco di ladri per non compromettere il Luogotenente generale e quelle persone grandi òbe li proteggevano, e gj evidentemente (?) erano rimaste dietro le qulgiti. Ma la ragione addotta dal vaiente odioso non persua­de. Luogotenente generale era, al tempo di cui trattiamo-s il fratello di Ferdinando II, Leopoldo, che, com'è noto, portò il titolo di conte di Siracusa, Nel supporre l'esistenza di un segreto accordo tra quel principe e gl'insorti palermitani il Labate :si- ieee .eco di alcune posteriori dicerie, secondo le quali il conte di racua avjuebe co­spirato coi liberali per soppiantare il fratelONB3 proclamarle l'indi­pendenza della Sicilia sotto la propria sovranità* EiofòsMlmente tale voce fu accreditata dal matrimonio sabaudo contratto da Leo­poldo Borbone e dall' atteggiamento ciliiG: egifè-tenne nel.1860 j ma, lasciando da parte tutto questo, la disella del preteso tradiménto' non ha alcuna base nella realtà, ed è da relegarsi tra quelle fanta­sticherie da romanzo, di cui è purtroppo intessuta assai spesso la storia.
Ma oltre al Luogotenente vi sarebbero state da salvare alcune persone autorevoli, le quali, senza mostrarsi, avrebbero protetto il Di Marco. Qui il Labate affermava più clié non provasse dato che da nessun documento si rileva Inesistenza di protettori dietro le! quinte.
La questione, che ora c'interessa, va affrontata, secondo me, da un ponto di vista più generale, e lo svolgimento dei fatti palermitani e del retroscena, che li accompagnò, va messo in relazione con quello di altri episodi consimili accaduti nei primi anni, in cui regnò Ferdinando II.
Sono, noti i tentativi rivoluzionari e le cospirazioni, che si svol­sero in quel periodo : ò noto ad es. : il tentativo di irate Angelo Peloso, si conoscono la congiura Rosaroll-Angelotti. quella promossa dai mazziniani! d?Abruazo e cosi viali Ebbene, come ho provato al-