Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDINI ; GORIZIA
anno
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1932
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pagina
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350
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404 V lih'.rh:t> HtifVÒttjJQ
Ma a riposo? .le cose nei giusti termini, dfàgmsmfar ogni -'0 sospetto ben serve* la particolareggiata l'e'kizìone pesa tu quei giorni dal maggiore dei carabinieri di Brescia per informare i superiori! del corso degli a.wenimen.ti 5,, Osi 29 novevibre 1864).
Appare chiaro da essa che non lày gelazióne diin traditore aveva guidato da truppa sui passi dei volontari ma elle la sorpresa era stata conseguenza inevitabile dell'ininterrotta vigilanza esercitata in quei frangenti lungo tutta la lìnea di frontiera.
Già da alcun tempo io era informato del progetto del Partito d'azione di organizzare in onesta città una banda di volontari da spedirsi in soccorso agli insorti del Friuli. Qui accorrevano giovani d'ogni parte, ma essendo dessi provveduti di recapiti non potevansi arrestare e mi limitai a farli sorvegliare tale essendo anche l'ordine dell'autorità governativa.
Sin dal 20 ottobre p. p. vari volontari dovevano partire, ma pòi ricevettero un contr'ordine dal noto Chiassi e sospesero ogni movimento Però nel giorni
disertò, non sappiamo se la bandiera dli Pio IX o quella repubblieana di Mazzini. Recatosi a Torino fu ammesso nella legione anglo-italiana e parti per la Crimea. Là ebbe grado di alutante maggiore Dopo la guerra d'Oriente fece ritorno a Torino. Dal 1860 al 1S70 fu valoroso ufficiale di Garibaldi e confidente seguace di Mazzini. Isella campagna deH''ali;a meridionale, il maggiore Wolff bravamente comandò la piccola legione garibaldina estera, costituita da disertori dei reggimenti stranieri (Bavaresi e Svizzeri) dell'esercito borbonico. Nel Trentino segui i volontari guai dilettante. Al Caffaro si mise a disposizione del Bezzi, e validamente IO coadiuvò ; a Monte Suello meritò di essere portato, dal brigadiere Corte, all'ordine del giorno. .Gonchlu-sa la pace tornò a Mazzini, per tradirlo nel 1870, come aveva, nel 1864, tradito il Bezzi al giogo del Mahlva. Il Wolff aveva preceduto Mazzini a Palermo, con incarico di prendere gli ultimi accordi per una insurrezione repubblicana. Si voleva liberare Roma dal governo del Papa e il resto d'Italia dalla monarchia di Savola, serva di Napoleone III, riluttante a compiere il voto della nazione;, fc indubbiamente il. bavarese ad ;avverlÉwdi: (parato si preparavo la polizia Italiana, che, 11 13 agosto, arrestò sul piroscafo, davanti al porto di Palermo, il grande agitatore e lo tradusse prigioniero a Gaeta. Il Wolff -si: ritrasse allora a Parigi. Cadde l'impero* 1 Prussiani strinsero d'assedio la città e l'ardimentoso avventuriero, fuggito in pallone aerostatico, scese al campo di Garibaldi nel Vosgi. Ma poi misteriosamente scompariva, uà più MÌ seppe di lui. Nel marzo del 1871 si scopri, negli archivi segreti della polizia Imperlale a Parigi, che il Wolff era fra i più attivi spioni agli stipendi di Napoleone Ut (con lire 12.000 all'anno) .
Di lui parlò severamente lesale W. Mario {Vita di Mazstini, oli., pag. 482); più benevolo invece il giudizio del Baili, forse pel ricordo dell'assistenza affettuosa e devota fatta dal Wolff al Mazzini ammalate.