Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDINI ; GORIZIA
anno
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1932
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pagina
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354
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di Mea pei* :'S3iil!o-rtù;im.ic' 11 ftifflstìoo Mnzzoleffli M-1. maggiore aanj-.Wio :era > tornato ad Arabi aJBiichè lo raggijmgesse Costo con jtufita ìin 'fòrza; dlspónU, quindi anziché attendere un -itufoiao gr affrontare 'I TÒlwuÉatì 'il; col Ignorava, a numerò e poteva' OTflw; ehi* fusero cento -cGa oom'cragll stato afotrtoj a l.uniezzane Si. Apollonio é temendo che la banda* aa la breve distanza che dal pimi in coi trovavasi la divideva Saia frontiera del incolti-,- vóMfeie. valicare il Haniva. esso si decise di 'ftpdjpie fncontero:
Riunì i due drappelli In uno solo, fece calcarei le ascntì astenendosi dal far inastare le baionette per causa delle frequefljìl cadute in quel terreno à-cldentato;, poscia esortò ben bene li suoi uomini?'a tenersi scmpoiosamente air l'ordine di marcia stalfll'e di nostjCffor uso delie armi se non quando l'avesse' comandato; quindi discese ai baio. finche giuuto ai /dirne; teM della china nglr l'attrayersare il ponte d'un vallone intese qualche* rumore, tóa dal carabi* attere Tèsta avendo saputo ohe nel latrale altipiano eravi un fienaie det ÌSÌÌI-daco di Como ove sapeva esservi gènte* eòntluuf -ttàrdlngo la marcia e spediva avanti in riconoscenza io stesso carabiniere Testa. Intanto avendo Sentito alcuni faàMi <sM va là!* e non diibitando eie fossero i volontari, fermfr la sua truppa; fece inéÉeré ifevbaionette ed '-dcciipfi. ttìSa ; stÈada. BÉano té 91/4 pomeridiane. Ritornato il carabiniere Testa il *epfc}jno- MnìrieMi isalit Si. ordine disteso l'altipiano che stavagli a fianco e si trovò propriamgnfe ,di fronte ai volontari che eransi schierati pochi passi avanti; del fienile sopra' citato. Gli si fece incontro il capo della banda, il sig. Bezzi Ergisto, :' quale vome a colloquio e quivi accadde quanto IO ebbi l'onore di esporre col mio rapporti-dei 16 andante da me compilato! in CJoilio stesso ed In presenza lei sigg. Marietti, Mazzoleni, Rossi e del delegato del circondario di Salò, Magerai.
Sulla scorta delle memorie del Bezzi, il Saffi iiaimé il drammatico colloquio avvenuto col capitano dei carabinHeri reali. Si presentò questi ai volontari dicendo che aveva l'ordine di' arrestaci e che. a poca distanza, ;efi seguito da due compagnie di truppa. Ri-sposero che erano filetti -31 mutares i loro fratelli del friin-lì-: oni-hattenti copfeoAustina e chgj costretti resisterebbero)*? ordinasse ài SttOi di lasciar loro Jìbew i 1 passo ; se era italiana anziché opporsi, avrebbe dovuto iÉae con essi. Il Wolff allora prese in disparte fi Capitano col quale parlò a lungo (noto questo - - soggiunge il Bezzi! - perchè ora che si sa che il Wolfl era una spia, si spiega tutto) poi:, stornato al compagni, disse loro che il capitano era disposto ftd una <pitola*ìo> Còlla quale si ;ò'bfo'e obbligato, deposte che avessero le armi, ad accompagnarli sino a Brescia, giunti sarebbero stati liberi! distornare alle loro case. Tennero con-