Rassegna storica del Risorgimento

MILANO ; MUSEI
anno <1932>   pagina <357>
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Ho disposto perchè I prigionieri siano scortati oggi dal capitano Marietti a Gardone ove faranno tappa per quindi proseguire a Breaci a dlspostetone dell'autorità competente.
(Allegato).
Gasa Cantoni sul monte Giogo, li iti novembre I86é
ore 2 antimeridiane.
Essendosi trovati a fronte di truppa regia comandata dal, capitano Mnz-Koleni e dal capitano dell'Arma dei carabinieri, dopo aver parlamentato con essi ed essi avendo dichiarato che avevano ordine d'impedire ad ogni costo il nostro passaggio ulteriore ; noi sotOjcrìtfc comunicammo le cose ai vOion-.ÉP9 nostri Mmpittt eì .essi .ùnàMimaimente decisero di non addivenire ad atti di violenza, tanto per evitare diffusione di sangue italiano, quanto per la cer­tezza che anche aprendosi una via attraverso queste forze regie, a poca di­stanza se ne troverebbe altra che impedirebbe il nostro passaggio su terra nemica.
Epperelò stipulammo quanto segue: 1) i volontari faranno i fasci d'armi composti di 47 fucili che si conse­gnano al sindaco dimorante nella suddetta casa e che non saranno consegnati alia truppa che dopo la partenza dei volontari :
2P) i volontari saranno scortati a Brescia dalla trnppa f- dal capitano dfcf carabinieri.
Sfótto è. firmato in doppia copia alle ore due del suddetto di.
Firmati : E. BEZZI WOUTF
MAZZOLESI, capitano PM MARIETTI.
Le conclusioni non mi sembrano difficili. Nessuna segreta intesa fra il TVolff ed il capitano del carabinieri: diversamerità le truppe non avrebbero vagato in epici modo sotto la pioggia e fra là neve alla ricerca dei volontari- Nessuna clausola nella capitolazione che imponesse di lasciar liberi costoro giunti che fossero a Brescia! ;flJL= Versamente ne sarebbe stata fatta esplicita menzione così come lo si era fatto per la consegna delle armi, regolata in maniera da evitare cbe apparisse che :l;a truppa aveva -disarmato i volontaria Nessun potavo di elevare sospetti di tradimento'- a earico del Wo'lff per avere, secondo la parole del Bezzi, confèritQ. a lungo col capitano dei cara­binieri, perchè nelle condizioni in cui erano Paddi venire av tratta-