Rassegna storica del Risorgimento

MILANO ; MUSEI
anno <1932>   pagina <364>
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I congiunti di Manuel Belgrano e la redenzione d'Italia
Per il cinquantesimo anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi
.... Il grande Manuel nacque ttieco e morì povero, per avere vo­lonterosamente sacrificato le sne sostanze, sull'ara della causa nobi­lissima, cui s'era interamente votato. E questo era il fatto saliente, die maggiormente constellava la fronte dell'eroe della rivoluzione ar­gentina di un'aureola più sublime alla mente ed al cuore di Carlo; Belgrano. Quando il grande Manuel venne a mancare ai Vivi, egli jaon aveva clic quattordici anni circa. Concittadino eli Giampietro Vieusseux ed intimo amico di quel principe di San Vito, che, pur essendo, il più proficuo e benefico .finanziatore del Vieusseux nella costosa fondazione della Nuova A.vptQlo.gw, riteneva?,, come un'offesa personale se altri pubtolieviinten*.e- yèse soltanto- accennato, a queste .sue alte benemerenze, non faceva che convincersi sempre più della santità dei sani principi in cui era cresciuto. Al San Vito, che, col-Fabate Antonio Rosmini Serbati, sovvenzionava le ristrettezze del Tommaseo munificamente, in modo lauto ma silente cosi da tacere evangelicamente alla sinistra quello che faceva la destra, in assoluta segretezza, gelosissimo anzi! di questa sua inarrivabile nobiltà a-nimo. perchè nulla mai trapelasse, neppure in famiglia, egli concesse e dedicò imtbo l'entusiagio della' stia ftfini fflfflb il fervore della sua provata amicizia;
Collega amalassimo del Dottor Giovanni Battista Gaudo, autore fi eri salmo di un nerissimo libro / falsi demo fili, condivideva con lui le sue gioie e i suoi dolori, ogni volta che i loro spiriti liberi potevano spaziare nei cieli sereni delia bellezza morale, sia pure soffermandosi lievemente a considerare lo stemma di casa Belgrano, che, tratto da uj, antico sigillo, sormontato da una vetusta corona di! quattro fioroni