Rassegna storica del Risorgimento

MILANO ; MUSEI
anno <1932>   pagina <369>
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niieM. ptì rara ancora. Bd in 1 otta semplicità scrisse la letteti,- ocIu< integrale, .6 che costittfisco mi duplica Monumento di onestà, e di coscienza, per entrambe ranelle tempre adamantine di SM6Ì* dì iéfà, eie coustellano la fronte radiosa ilei uosta-ofiovr-nnino risorgimento;
4jttt, 16 taglio 185*. Garo sig. Carlo Belgrano.,
Io non sono ricco; ma mi sembra d'esser in Istato di sgravarmi verso di voi d.*ìin debito pecuniario non ?glà! di gratitudine al generoso vostro orocedere con me in Rio Janeiro. Quindi vi prego di rammemorarmi la somma e di dirmi osfe- volete essere soddisfatto in Nizza od in Oneglla. Io sono a' bugni, sto me­glio, e bramo stringervi la mano alla prima propizia occasione. Tri. ogni modo npprezzo l'amicizia vostra e. sarò sempre vostro
G. GARIBALDI.
11 Belgrano nulla volle ricevere dall'eroe dei due mondi che non fosse stima ed amicizia, esclusivamente, pago di avere contribuito nobilmente alla redenzione d'Italia. La somma ch'egli aveva messa a disposizione della patria, per la riescita della generosa impresa. non era che un sacro dovere compiuto sull'ara dell'eroismo santifi­cato, pallida immagine davvero di ciò che il sacrificio degli innumeri martiri aveva volontariamente concesso alla libera indipendenza della nazione olocausta.
Il gesto è magnanimo. La tempra è acciaiata è pura, è degna del granito delle nostre Alpi, del sacro consenso di Roma immortale, darlo Belgrano aveva cotidianamente scolpito nel cuore Tedificantis­simo episodio della storia -, che l'indivisibile amico, principe di San Vito, gli veniva ripetendo, nella vita, ad ogni' pie sospinto.
Quando, terminata la cerimonia dell'incoronazione, il re Carlo fi, domanda Giovanna d'Arco quale ricompensa desiderava per­la grande opera compiuta, la pulzella d'Oipleang, declinando per se qualsiasi premio, chiede soltanto che il so nafe borgo venga eso­nerato per sempre dal pagare imposta. Ti 1 stupito della modestia, decretò che a partire da quel giorno il villaggio di Donnemy, il quale aveva dato i natali WciMwam l'Arco, liberatrice della Fraueia, fosse assentato df pagamento .di qualsiasi" tassa a perpetuità. La quale promessa, mantenuta costantemente per trecentosessanta anni, <rea, fu posta in non cale Mia riyi>JtMntìie francese. Da qnasfctoé