Rassegna storica del Risorgimento
MODENA ; MUSEI
anno
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1932
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pagina
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382
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436
Costanzo MaralM
stanza quelle del contesi ejS'éWséxo senz'altro la linea di condotta che questi doveva poi! seguire durante l'intero corso della A soluzione meridionale. Pur tuttavia 31 Cavour confessava al Mgra cae cette expéditàon de GforioàTdi, que je n'ai pu ni conseiHe ni prevenir, et qui peut nous compromettre pJavement tant par un succès que par un désastre lo metteva dans le plus eruel einbar-ras... (5). Si Garibaldi réussit egli scriveva lo stesso giorno ad Emanuele 'Azeglio si la grande majorité des Siciliens se rèunit autour de lui, nous ne demandons pour eux que la pieine liberté de décider leur sort de faire de là liberti qu'ils auront acquise l'usage qui leur paraitra plus convenable w (6).
E Garibaldi riuscì. La meravigliosa marcia attraverso la Sicilia occidentale, il glorioso assalto, l'ardua espugnazione di Palermo assicurarono in pocM giorni al Duce dei Mille il predominio morale* e materiale sull'isola intera, mentre la fama delle sue gesta e il prestigio del suo nome si diffondevano tra le immaginose popolazioni déI3*Italia meridionale, preparando così l'ambiente ed il terreno al futuro passaggio dell'esercito garibaldino nel Continente. Nello stes so tempo Francesco Crispi, mano destra di Garibaldi nel campo amministrativo, procedeva al riordinamento dell'Amministrazione siciliana, rimettendo gradatamente in vigore alcune leggi, già sancita: dal governo dell'Isola: turante il 18é8-49, e decretandone delle altre più "adatte alla nuova situazione politica creatasi in Sicilia dopo lo sbarco di Garibaldi a Marsala (7).
lì 2 giugno, dietro proposta del 'Crispi, veniva.CjKslrfflito il limo ministero siciliano e nei giorni successivi si gettavano le basi della nuova amministrazione, che avrebbe dovuto informarsi ai principi liberali e democratici sostenuti dalla rivoluzione. E. mentre sÉ creavano ex novo le amministrazioni provinciali, affidandole a governatori fidati, e si sopprimevano alcune esose tasse, come quella del macinato, e .si tentava, 'mediante l'istituzione di speciali? commissioni, di reprimere il malandrinaggio, clie infieriva più o meno-in tutte le parti dell'isola, Francesco Crispi decretava nello stesso-tempo che la Sicilia adottasse per suo stemma quello del Regno d'I
da Cavour -a NigWL Torino, lfi maggio 1860. Carteggia; eft*,. voi, li, pagina 304v . 880.
roj Oojrtieggio citi., pag. 808. n. 885. Lettera di Cavour ad Emanuele D'Aze-gito,- ministro a Londra, Torino, 18 maggio 1860.
(7) F. Crispi I Mille , pag. 1-18, Per l'opera amministsajlyfi del Crispi fin dai primi giorni del atto arrivo: In SÌMÌlla. vedi Ifòtt* lMeiM. pa 1T8-208.