Rassegna storica del Risorgimento
MODENA ; MUSEI
anno
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1932
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pagina
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384
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43
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fcioitéj j..Jiii('H-.!sinVl,.-fev'tm'VHlc! ariic: piai ardite riforme (qoalopa PwSJi M feSse W. lÉÀgM*, p M'f'jnì!.' dei messii agefctìi* mente rivolni!tìnarJ>ohe egli t-rtulevu dannosi ai noi ideali politieii dome giuslamente serpeva m giornalista francese' nei primi mesi; del 1860 (sairÈy;é am fon voi r M. de 'èTowp jerféncoutré BJ m avec 1 revolution ; il lui a d'ir ; vien's. avee moi'et ils sont par-ti's bras dessus bras dessous l'évolnMon et premier minÉstre *=* versles desiSnées nouveiles du FÉQÉfy tfMuà; éfiefàM se promettant bien d'étrangler l'autrc une fois arSìvés quelque parte a ;(9).
Ma, a partej i suoi preconcetti ideològici, il Cavour vedeva con apprensione il divampare del fuoco rivoluzionario in tutta l'Italia meridionale; gli attivissimi agenti diplomatici egli informatori sgt greti, che teneva in qtoàsi tìiitt :iè cifta Mezzogiorno, rivelavano al primo ministro che il debole Regno di Napoli non avrebbe potuto resistere all'incendio provocato..;dalla scintilla garibaldina, e che, presto o tardi, l'intera Italia meridionale sarebbe caduta nelle mani di Garibaldi e dei suoi eroici seguacii quali avrebbero avuto così la possibilità, di iniziare quell'invasione dello Sitato Romano, che era poi il: fiatò basilare del loro programma (10).
Bisognava quindi correre ai ripari, precorrere la rivoluzione, se-condarla e nello stesso tempo combatterla, accelerando magari (senza avere scrupoli ed ernbaras de choix riguardo ai mezzi da usare) quel processo formativo dell'unità d*Italia, la cui visione nel Cavour non era mai stata chiara. Egli aveva sempre infatti subordinata l'unità della Penisola agli immediati aweniinenti politici, e, solo al principio del 1860, ne aveva auspicato il completo trionfo (11).
(8) Da Felix Platel Savoie et Piémont- Gauserias franeo-italiennes. Paris,, ISOO* pubblicato da Ghiaia op. cit. voi. IT, pag. 2LJk
(10) Nella famosa lettera del 1 agosto a Costantino? MpaV Cavour, sia par esagerando a bella post la pravità della situazione pei? giusl ili care davanti alla diplomazia hi sua. poeto scrupolosa politica verso la monarchia borbonica, esprimeva il pensiero che se Garibaldi si fosse impadronito del Regno di Na-j.,.)ii, il Uu Vittorio -Bmanueìe!'awebbe Tierso .ti' -.isau1 iprÈs; iitout son prestvge , conservando probablement sa couroniie , la quale però non avrebbe brillato <roe par le re.net ou'un avventurier néroirjue jugera ben de 3eter sur .elie.j>; Forse Cavour scrivendo queste parole era aiaeer.0 ett esprimeva- 4pm delie; ? gtenli die U :spLTigevano iaÉ adoperare tutti i mezzi per devancer Garibaldi . i:Garl;eggio. iftavoiirigrà - -v'oli. pft pag. 122).
(11.) Solo il 7 gennaio 1800 Ss Gavour, scrivendo al cugina De la Rive, dichiarava dì nwre ormai la eouvlnzione che dona un espace de lempa peu considérable pitftìeipe twdtftire trionphera des Alpes ìi la bièlle , Ohi ala -op;-, .cit. v.< ni, pagy 188, leti, DGGXXXm