Rassegna storica del Risorgimento

CANEVAZZI GIOVANNI
anno <1932>   pagina <396>
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Duce dei Mille, il quale dimostravi* ancora una volta di essere* WÀ-.Mjpa meridionale, il vÈ0 padrone della Kituazione;
Occorreva quindi correre ml ripari per Conteggiare l'atteggia­mento garibaldino. Il conte di Cavour, con la ati Consueta abilìfcay sull ijo;inc si dice volgatnnentejr tee m colpo al cerchio ed un al-tro alla boe , mostrandosi cioè inflessibile verso Garibaldi, qualo­ra questi perseverasse nel suo atteggiamento di assoluta indlpenden* s;e fmAmA un accordo, qualora invece il feone di tyùpvwb s* mostrasse più docile verso colui che voleva; essefewje assolutamente il domatore. Già P8 luglio, scrivendo al La farina (di cui forse ignora­va ancora l'avvenuta espusone) Cavour lo avvisava della preJexen-za che il Re: m. per Valerio ohe non fu mai mazziniano pur soggiungendo che littorio Emanuele lasciava libera scelta al generale... Amari scriveva Cavour gli dirai su qtffisto ai'gomenttìij ragguagli che non ho tempo di scrìvere.i. (é6),JELaonte Michele Amala;, sbarcando a. Èafaao; Il <Q. luglio 31860 daJUt a Maria Adelaide , non trovò affat il La Frià .ifHÉ à sua volta viaggiava verso IMi per Lui più ospitati!, e consegno prima al Versano una let­tera del coiit ijli Cavour, e poi direttamente a Garibaldi, come ora è assoda 4importanti istìani autografe del futuro Re ePItalia al Duce dei Mie.
La lettera di Cavour al Persano, che porta la data del 7 luglio, è nota da parecchio tempo. Vale, peraltro, la pena di riportarne ì brani più essenziali : <c jP.uò assicurare diceva Cavour il Generale Ga­ribaldi che non meno di lui son deciso a compiere la grande impresa; ma che per riuscire è necessario operare di concèrto, adoperando tut­tavia modi divèrsi, ri generale ha chiesto Depretis per E. Commissa­rio. Il Re reputa che tale ufficio sarebbe meglio disimpegnato dal Va leriòjerò non vuole imporlo al generale, e se questi insiste gli man­derò Depreca*. * Cavour esprimeva apertamente la sua diffidenza per il deputato diStradella, mazziniano prima e dopo del 1848, che era stato fino a poco tempo prima in corrispondenza con Mazzini dal
(40) Lettera di Cavour a X Farina - BoUSa. Silloge, cit. pag. 274. lettera <303fÒirv. Si not però che Io stesso giorno Gavoni' scriveva al Kicasoli mia let­tera (pnrtroppo mutilata dal CMala), op. elE. iol. HI, pag. 282.) in col, accen­nando alle trattative con Garibaldi rignardo alla nomina del prodittatore, <B-chJaravit di non sapere ancora ehi in definitiva snreb* stato prescelto,.. Il che dimostra incertezza del Cavour anzi la sua malcelata opposizione alla no­mina del Depretis espressa più chiaramente nella sna lettera del giorno avanti al Persano.