Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1915
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pagina
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785
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Areaeo e . (fartbaldi mi foglio dui 1849 789
SlBCOKDÀ CLASSE.
1 (Joìèschi Francesco, Fornajo1. 2 Magnai Giuseppe, Le-guaiolo. 3 Del Buono Giusto, Commerciante. 4 Torsi Ferdinando, Macellaro. 6 Mori Francesco, Negoziante. 6 Tortoreili Francese, Tapezziere. 7 Cittadini Francesco, Sarto. S Grazini Santi, Doratore. 9 Bossi Giovanni, Doratore. 10 Falsetti Eaimondo, Stalliere. 11 Mariacci Lazzero, Tintore. 12 Stracciati Angiolo, Lo-
4 Ecco il ritratto ohe il Ffaeschi fa di Francesco Colesohi K riatto così notevole ohe mi pare necessario trascriverlo qui,
M Ministro dell'Interno (Riservata).
Eccellènza Francesco Colesohi, fornaio, denominato Royaniino , è uno di quelli che ha molto figurato nel movimento rivoluzionario, che anche in questa Città sì era con violenza propagato. E Coleschi era divenuto tal uomo che reputavasi capace di ogni più ardita risoluzióne. Sebbene piccolo della Persona, incuteva a tutti. Non vi fu dimostrazione, ove non figurasse fra i Primi. La sua energia avevaglf procacciato l'affeeione dei Capi del Movimento. Romanelli, Toniettì lo ravvisavano come una delle migliori, loro colonne. Ove qua ricomparisse, non vi è dubbio ohe farebbe nascere molte apprensioni, o per lo meno la sua presenza darebbe occasiono a molte osservazioni, farebbe uascere molto speranze. Fino dai primi giorni che qua giunsi, ordinai il di Lui arresto ; mentre si andava ad eseguire di notte tempo un tal ordine, Segantino si barricò nella propria casa, e si mise sulle difese. Fece di pio, esplose contro dei Cacciatori volontari, che volevano sormontare le di Lui barricate. Assistito, in quel momento, dal favore della fazione, e più dalle Guardie Municipali, ohe tuttora trovavano! qui in N. di Oltre duecento armate, i Cacciatori non si vollero altrimenti cimentare.
Il Sergente dei Veliti, ohe qui. faceva da querelante, e che unico di quel Corpo trovavasi allora in questa Città, fu minacciato della vita, e credette bene di evadere; Bogantino potette, per qualche giorno, girare baldanzoso polla Città. Disarmata per altro la Guardia Municipale, le cose mutarono aspetto. L'azione del Governo incominciò a farsi temere, ed il Colesohi credette prudente d'evadere ritirandosi a Città di Castello nel Pontificio. È là da due mesi, ed anche quella posizione è per Lui divenuta pericolosa. Dimanderebbe di tutelarla ; vorrebbe un passaporto in regola dal Governo Toscano, e jrenun-zierebbe di ritornare in Patria. Noi ci troveressimo (io) in perfetto accordo con Lui, se non avesse commesso un delitto intorno al quale pendono le verificazioni: il delitto di resistenza alla Pubblica forza con esplosione. In tal caso le regole della Morale ed i canoni della stretta Giustizia vorrebbero ohe il Coleschi non potesse sfuggire all'esempio d'un formale giudizio, e di una sentenza ohe lo condanni od assolva. Ma il Coleschi, conforme dicevo è già