Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1915>   pagina <788>
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neudo conto di queste posteriori denunzie si scorge ohe il gruppo degli esaltati:, temibili più o meno, era assai scarso, una sessan­tina al più, secondo la pubblica sicurezza; mentre poi dobbiamo riflettere che le fonti impure e malevole, a cui le autorità attin­gevano le informazioni (spesso scempiate lettere anonime), la con­fusione piti strampalata di criteri e di idee delle autorità stesse, specie delle inferiori, confondenti nella loro ignoranza lo schietto rivoluzionario repubblicano col semplice democratico e col repub­blicano teorico, le sollecitazioni del Ministero dell'interno, che richiedeva di continuo esami e ricerche, di frequente sulla base d'insulse anonime, inviate in numero, notevole a Firenze, per rin­tracciare gli esaltati, sono tutte circostante che inducono a sti­mare più tosto esagerate e talvolta false le imputazioni, attribuite agli elencati in questa lista, e soprattutto superiore al reale il numero de' così detti repubblicani o democratici veri. Un fatto riesci rebbe inconcepibile, cioè l'esclusione la queste note dell7 in­gegnere Lorenzo Corsi, non risparmiato davvero dalle denunzie anonime, e notissimo come il pri nei pulissimo tra i pochissimi veri repubblicani, se una nutrita corrispondenza fra il Prefetto d'Arezzo e quello di Firenze, e il Ministro dell'Interno non svelasse l'arcano, mostrandoci come il Corsi, ingegnere circondariale, destituito dal­l'ufficio, sfuggisse, quantunque così compromesso, agli effetti della circolare del 22 aprile 1849 VMa, se egli fin per it momento ri-
1 II Prefetto Fiueschi informa il Ministro dell'Interno, con una comuni­cazione riservata del 17 agosto 1849, ohe tra' fogli rinvenuti nella sera del 14 ondante v'era una lettera importantissima dell'a.vv. Antonio Mordini, e ohe dalle alti'éd hó'ii piche, lettere e fogli litt fluì esaminati ai raccoglieva la prova ohe il Corsi ora iir relazióne con i maggiori esaltati del compartimento aretino, di Siena e di Firenze , e che egl i ora in Arezzo < uno dei più attlni propagatori , ma non si trovava .quel dettaglio, ohe un epistolare carteggio faceva Hupporro. Può crédersi però, prosegue (estuaimento"'il Finesohi, ed anzi apparisce che -i1 maggiori e pia linporfiaati negozi si trattassero a voce col mezzo di emis­sari. Ora di questo Corsi (aggiunge il Prefetto), ohe, destituito, si presenta oggi redpisaente, e tale 6 il contegno che tiene da far credere vero il penti­mento, che faremo noi t Io dico in verità che, ove ve ne fosse il bisogno, e lo volessimo, potremmo avere da Lui molti lumi. L'esempio pubblico però esi­gerebbe ohe fosse ancor esso inviato ai Tribunali ordinari. L. Corsi, una let­tera del qnale al Mordini dimostrava che egli dirigeva la carboneria riformata (In tale emergente io vi' .prevengo, onorevole Cittadino, che sarò astrettoci a far palesi alcuni atti della Carboneria riformato, la quale dirigevo in senso puramente Italiano, eoo.) non compare pili-ne' documenti prefettìzi.; né ho modo di appurare quello ohe ne fosse.