Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1915
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pagina
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797
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Armo e G. Garibaldi nel luglio del 1849 797
yesse nel suo seno, por animare intanto ! Buoni, e per contenere i tristi, feci dalla campagna rientrarvi, e feci subito vestire tutti i Cacciatori Volontari di Frontiera, i quali, zelanti e affezionati al Governo, sapevo che, se erano odiati, eran però in egnal tempo temuti dai faziosi. Quindi radunai presso di me una 15* dei principali Signori della Città, il di cui attaccamento alla causa del Principato mi era noto, e feci in modo che vi intervenisse anche il Gonf. Guadagno li, ed à loro proposto il partito d* impedire a Garibaldi l'ingresso in Arezzo, dopo aver mostrate le conseguenze d'un diverso partito, e la facilità di raggiungere quello proposto, per la sicurezza che avevo di essere costui inseguito alle spalle dalle L e R. Truppe, rimase quella posizione vinta. Avuta questa deliberazione, nella quale era sostanziai incute rimasto impegnato anche il capo del Municipio, checché al di fuori si asseverasse e dicesse anche sulla illegalità del modo, impegnai i ridetti Signori ed altri ancora a richiamar subito in Città quanti maggiori dei più fidi Contadini potevaai per armarli a difesa colle anni della già disciolta Guardia Cittadina. Quindi formato un Comitato furono prescelti 200 dei piò. moderati Cittadini, perchè ancor questi armati vigilassero all'ordine interno, e tutte queste deliberazioni furono quasi in un istante attuate. 11 Brio dei più sfacciati liberati si convertì allora in Rabbia, ma. non potendo per timore gettare scopertamente la maschera si erano appresi al partito di sconfortare ingigantendo i possibili ed i probabili rifiutando l'assicurazione che gli Austriaci inseguissero la Banda Garibaldi, il numero dèi di cui componenti accrescevano di oltre il doppio j compassionavano le future disgrazie, alle quali con evidenza, al dir loro, si esponeva la Città; in una parola brigavano all'aperto, congiuravano nel buio. La notte del 22 luglio fu per me di grave apprensione; io vedevo sorgere lo scoraggiamento anche in quelli che poco avanti avevan mostrato energia; le minacce venivan dal di fuori; si snsurravano dal di dentro ; il pericolo era evidente. Dei 200 Cittadini armati solo f5 o pochi più continuavano a prestar servizio, e questi ancora con evidente scontento. L'ilarità era ritornata nel volto dei teisti; ma per me non vi era piti strada di mezzo; bisognava che mi preparassi a mezzi estremi, a quelli del terrore. E1 a questo partito non titubai di decìdermi, perchè lo ravvisavo come unico per difendere la vita e le sostanze a