Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; AREZZO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1915>   pagina <804>
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à. Buvetti
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Rapporto del Capo Commesso di Pubblica Vigilanza.
Li Si loglio 1849.
Dietro Vincarico ricevuto da V. S. Hl.rna il sottoscritto si trasferì i minatamente nella parrocchia di 8. Marco a Villania, si­tuata alle falde dei monte di Lignano in questa Vicariale Giurisdi­zione, e, al seguito di accurate indagini, venne a costatare che nel dì ventisei andante circa le ore nove antimeridiane era giunto alla casa del noto possidente, Alessandro Gbezzi, abitante presso quella Chiesa Parroecliiale, un Individuo, che gli si annunziò per Fabio Dogarelli di Asciano, qnale viaggiava a piedi, ed aveva per guida il oonsapnto Cosimo Migliorini ; Cbe il Gbezzi, conoscente del padre di detto Dogarelli, lo accolse in sua Casa tanto più percbè gli diceva vocalmente essere stato a Lui diretto da Giuseppe Gbezzi, suo nipote, domiciliato alla Pieve a Preaciano nel Vicariato di S. Giovanni. Alle ore due, dopo mezzogiorno, l'enunciato Dogarelli chiese al Gbezzi una Guida, che ebbe nella Persona della fanciulla Agata Tani, e riprese il suo cammino per andare, come Egli di­ceva, sulla cima del monte di Lignano, e, per sentieri infrcquéntati, e traversi, passò da Gragnano, indi da Querceto, dove congedò la sua guida, e da sé solo marciò alla volta del Poggio di Scopetone inoltrandosi verso il Palazzo del Pero, e tenendosi sempre lontano dalla Via maestra. L'Enunciato Alessandro Gbezzi, e sua Figlia Palmira, maritata ai possidente Antonio Belei del Vicariato di S. Sepolcro, asserirono al Referente, cbe il Dogarelli non aveva fatti con Loro altri discorsi, tranne la domanda, ove fosse il Ga­ribaldi, e la tema in cui mostratasi di essere inseguito dalla forza j ma il sottoscritto, recatosi ancora alla Pieve a Presciano, venne in cognizione, cbe la suddetta Sig.ra Palmira, figlia dei predetto Alessandro Gbezzi, essendosi portata nello stesso giorno col sud­detto Migliorini a Presciano presso Giuseppe Gbezzij, di Lei Zio, nel trattenersi colà qualche giorno aveva confidato a quel Sig. Pie­vano, Gio- Batta Sai imbonì, che il ricordato Dogarelli, nel soggiorno fatto in sua Casa, gli aveva manifestato come Egli, essendo un Aiutante del Garibaldi, presso Montepulciano, si ero distaccato dalla sua Colonna, e, per ordine del Garibaldi medesimo, erasi portato
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