Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno
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1915
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pagina
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811
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À'faum papille di patriottismo 811
Non per pompa di patriottismo, né perchè mi sia fatta lode per quanto avessi agito dal 1848 in poi per la liberazione del mio paese dal dominilo Austriaco, io; imprendo a descrivere il viaggio e la prigionia sofferta nelle carceri di Josephstadt nel 1859, ma perchè si conosca sempre piil quale fosse il dispotismo, e le vessazioni che venivano usate da quel governo contro gli onesti cittadini, e perchè abbiano ad apprendere i miei posteri, che la .no-j stra famiglia radicata in Venezia da oltre mille anni, non ha mai demeritato della patria, e sia ad essi di eccitamento per mantenerla sempre liberà ed indipendente, dopo tanti sacrifici di libertà, di sangue e di sostanze.
Pochi cenni io darò dapprima sui principali motivi per cui sono caduto in sospetto al governo Austriaco, locchè mi apportò persecuzioni, sospensione e poi destituzione dell' impiego, prigionia, e finalmente l'esilio.
All'epoca della riunione dei dotti in Yenezia Bell'Autunno 1847 diverse conferenze eminentemeute patriottiche furono tenute presso l'Avvocato Daniele Manin, ed io ne era pienamente informato, per cui allorquando, nel Febbraio 1848, trovavansi nelle carceri criminali di Venezia gli ottimi patriotti Daniele Manin, e Nicolò Tommaseo, e nelle politichi* di San Severo i pure distinti patriotti Andrea Meneghini di Padova1, e Pietro Stefani, esseudo io allora attuario a quel Tribunale Criminale fui più. volte richiamato, e redarguito dal Presidente Abram, per essergli stato riferito, che io disapprovava le prese misure e proclamava ingiusti, ed illegali quegli arresti. In segni to, venute le famose giornate dal 17 al 22 marzo 1848, in cui valse per noi più la forza morale contro il governo Austriaco, che una materiale resistenza, non potei fare a mallo di sejjalre gì1 bftJ (Lei *>' cuore, e quiudi prendere una parte attiva in tutti quei movimenti, ed in ispeoie nel giorno
* Poi sindaco di Padova.