Rassegna storica del Risorgimento

VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno <1915>   pagina <814>
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81 if Cappello
dato negli anni precedenti allo stesso Gav. Tiabaudi Fosearini, giovine di svegliato ingegno e di nobili sentimenti, assai beneviso al Oo. Gavoni*, di fare un giro per il Veneto e poi riferirgli lo stato e le aspirazióni di queste Provincie, Nel poco tempo che mi Bono colà trattenuto andai a vedere i miei buoni amici ohe si erano già allontanati da Venezia, fra i quali l'egregio patri otta Co. Gio. Giustiniani ', e la Contessa Elisabetta Michiel sua moglie dama gentile, e di squisito sentire per la patria, i quali anzi m'invitarono a pranzo assieme al figlio Filippo, e per farci cosa ancor più gradita ebbimo a commensali l'Avv. Tecchio, altro dei premurosi padri della Veneta emigrazione9, e Ferdinando Ferra-cini costante ed attivo propugnatore della nostra libertà. Ho in­dicato anche questa circostanza, perchè anche di questa ne fu informata la Polizia Austriaca, e cosi della mia visita al Co. Ca­vour, dal che bene si comprende, come quella Polizia aveva esteso i suoi cagnotti in Piemonte, prima ancora della guerra.
Ritornato a Venezia mi contenni con tutta la prudenza, ma la Polizia Austriaca più rigorosamente mi sorvegliava, in attesa di potermi cogliere con qualche atto da qualificarmi contrario al Go­verno, ed assoggettarmi quindi ad una procedura
Era ben naturale che le mie relazioni si estendevano con per­sone più o meno sospette alla Polizia, e quindi fui più volte chia­mato all'Autorità potitica per redarguìzioni, e perfino perchè mi si accusava che nel frattempo della guerra, parlando dei Piemon­tesi, avessi detto i nostri.
Le continue notizie che giungevano a Venezia delle vittorie che si susseguivano dalle truppe Franco-Piemontesi dal campo della guerra, destarono nella nostra popolazione una indicibile gioia, nella fondata speranza che ben presto sai tube stato scac* ciato anche da noi l'esercito austriaco, e si avrebbe fatto parte dell'Italia libera? avverandosi in cotal modo l'annessione, che fin dall'anno 1848 Venezia e tutte le Provincie del Veneto avevano sì solennemente proclamato.
Intanto la fiotta Franco-Piemontese si presentava alla vista di Venezia ed il nostro buon popolo non potè trattenersi di accorrere
i Poi Senatore del Reguo e Sindaco di Venera,
a L'illustre patrioti, divenuto poi presidente del Senato del Regno di
Italia.