Rassegna storica del Risorgimento

VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno <1915>   pagina <816>
immagine non disponibile

316
H, Cappotto
bre di soldati, tranne pochi Ufficiati al Gaffe Quadri, i quali tol­leravano qualunque dileggio ed insulto 5 mentre il popolo alla vista di qualche Generale 0 graduato gli si faceva attorno gridando: i va, i va, e perfino alcnni monelli chiedevano ad essi: vorla ni* gnor ohe ghe porta la valigia alla stazion della strada ferrata?
Ai negozj stavano esposti i drappi tricolori, e le signore senza alcuna riserva giravano le Mercerìe a farne acquisto per appron­tare le bandiere Nazionali. Le donnìcinole del volgo gridavano al miracolo della B. V, per la grazia ottenuta. La Città infatti era tutta in moto e tutto si lasciava fare, e perfino negli Ufficj era così diffusa e creduta quella notizia che gì' impiegati giravano qua e là senza attendere alle proprie incombenze, ed in tale occasione abbiamo avuto a vedere più di qualche impiegato, fino allora attac­cato al Governo Austriaco, a mostrarsi liberale ed inchinevole e fare nuova professione di fede. Ma la cosa procedeva troppo oltre, perchè non si avesse a sapere con precisione, quanto fosse di vero in quella notizia, o se fosse stata divulgata per qualche in­diretto fine, onde compromettere taluno degli onesti Cittadini. Fu quindi stabilito che alcune distinte persone si portassero al Muni­cipio per avere esatte iuformazioni, ma anche colà regnava grande confusione ed un andirivieni di personaggi, fra cui il Direttore Generale di Polizia, Cav. Franceschinis.
Una Gommissione del Municipio Sì recò dal Comandante Ge­nerale Militare Cav. De Halemann per conoscere lo stato delle cose ed al caso provvedere con prudenza per disingannare il po­polo, il Bar. Halemann, dichiarando false le notizie, soggiungeva, che avrebbe agito con tutto il rigore contro il popolo di Venezia, giacché aveva mostrato tanta gioia nella credenza che il governo Austriaco avesse a cessare. Fu fatto persuaso di proclamare un avviso con cui et ijogliesse dall' illusione fino allora concepita, e finalmente, alle ore 6 poùi. soltanto, si vide affisso un proclama, ohe dichiarava falsa la notìzia, ed intimava a chiunque di tosto ritirarsi in casa con minaccia di far fuoco sulla popolazione.
Contemporaneamente si promulgò altro avviso del Municipio raccomandando l'ordine e la tranquillità, ed alcuni di noi, sapendo che le nostre parole avrebbero potuto influire BU quel buon po­polo, abbiamo cercato di persuaderlo a rincasare, assicurandolo che avremmo fatto appello al suo patriottismo nel giorno in cui