Rassegna storica del Risorgimento

VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno <1915>   pagina <817>
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Aloune pagina di patriottismo 817
Venezia sarebbe stata attaccata per mare; ma alla gioja era su Centrata Pira e molti non ascoltarono le nostre parole, e rima­sero in piazza imprecando e sprezzando le minacele del Governo.
Purtroppo gli ordini severi del Comandante non si fecero molto attendere, perchè poco dopo la promulgazione di quel proclama, la piazza e le vicine vie furono tutte ingombre di .soldati, i quali senz'altro incalzarono Furibondi con la baionetta contro gli inermi individui, non dando neppnr tempo da ritirarsi in qualche vicina casa. Fecero fuoco sopra il popolo e pur troppo rimasero uccisi 5 individui e parecchi furono raccolti feriti, Nella sera poi furono eseguiti diversi arresti di persone del popolo; parte vennero assog­gettate a processo, e parte recluse pel solito titolo di sospetti in genere. Fu quella una notte di terrore e di disperazione.
Bei giorni immediatamente successivi si parlava che dovevano essere arrestati molti individui anche delia classe civile, ed allora si comprese che la falsa notizia della cessione di Venezia era stata divulgata dal governo Austriaco allo scopo di compromettere ta­luno e farsi merito presso il Ministero di aver colpito anche per­sone del ceto civile. Crii onesti, e patriottici Cittadini pertanto temevano della propria libertà, sapendo con quanto arbitrio e vio­lenza venisse agito da quel Governo, specialmente in quell'epoca, e quindi cercavano d'informarsi, se il proprio nome Si trovasse nella fatale lista della Polizia.
Dapprima dicevasi che a 60 doveva ascendere il numero de­gli arrestamii; poscia che era stato limitato a 20, e finalmente, nella sera del 17 giugno, venivamo assicurati che solo a sei era stato ristretto il numero dei cittadini che in quella notte si do­vevano imprigionare, e ci veniva soggiunto che questi 6 individui erano già stati avvertiti ed erano fuggiti da Venezia ed erano il Co. Zìi io Braga l in, il Notajo Carlo Dott. Gualandra, il Medico Biasiuti, il Dott. Pietro Lavagne lo ex Protocollista di Consiglio all'Appello, il Dott. Francesco Venturini ex Consigliere d'Appello ed il Sig. Giacomo Darì. Coloro pertanto che temevano di essere nel numero degli arrestando fra i quali io pure, ci siamo tranquil­lati pel momento, con intenzione pero nel giorno appresso di esten­dere le necessarie pratiche per essere avvertita ad ogni evenienza.
Verso la mezzanotte dal 17 al 18 giugno ritornai a casa, col progetto anzi di andare nel giorno successivo per tempo a fare