Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno
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1915
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pagina
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819
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Alcun* poffbu di patrioaiimo B19
nare, che mi si lasciasse prendere qnatene cosa di danaro e di vestiti, ma tutto fu inutile, perchè quel Commissario aveva ordini severi, e dovevano gli Arresti essere esegniti nelle ore di notte, perchè si temeva un qualche moto della popolazione a nostro favore. Di fatti venni poscia a conoscere che per eseguire 14 arre* SÉ in quella notte si avevano posto sotto l'armi 6000 soldati, e che si aveva fatto centro nel cortile del Palazzo Ducale a S. Marco, e da colà si dirigevano gli ordini, e le numerose pattuglie per circondare le case degli arrestando*
Dall'apparato di forze, mostrato in quella luttuosa notte, ben si vede, Che anche il governo Austriaco era persuaso che non, si trattava di pochi facinorosi, come voleva far credere, ma che tutta la popolazione gli era avversa e perciò fu disposto che tutti questa arresti avessero a seguire di notte, prima che il popolo venisse a conoscenza della presa misura, molto più che trattavaai di persone che godevano la fiducia della cittadinanza.
Giunto alia stazione della ferrovìa, vidi che lungo la riva di S. Lucia stava schierato un battaglione di soldati ed alla porta della stazione vi era un Generale con alcuni dello Stato maggiore, i quali, al mio arrivo, borbottarono delle parole in tedesco da me non comprese ed appena entrato nell'atrio fui circondato da quattro soldati, che con gli schioppi incrociati, due "dinnanzi e due di dietro, mi accompagnarono, dandomi anche qualche calcio, fino ai vagoni del convoglio. Colà trovai un Primo Tenente, il quale mi chiese del nome e cognome e stato; datogli le chieste informazioni gli mossi lagno pel modo con cui era stato tradotto, ma quell* ufficiale senza darmi alcuna soddisfazione mi ingiunse di dover tosto salire nel vagone destinatomi.
Assieme a me montarono quattro soldati e fattomi sedere nel mezzo, due di essi mi si posero ai fianchi due di faccia* Per oltre un'ora siamo stati fermi alla stazione per attendere tutti gli
altri prigionieri.
Hello stesso modo che fui io trattato lo furono anche i miei compagni di sventura, ed anzi taluno con più sevizie, perchè non gli fu dato neppur tempo di completamente vestirsi, e sempre alla presenza del Commissario, dei gendarmi e dei soldati che avevano invaso le stanze. Alle ore 0 finalmente si diede l'ordine della partenza; ma noi ignoravamo sempre ehi lèssero gl'infelici nostri